mercoledì 9 febbraio 2011

Forum Mondiale dei Migranti

Le due giornate di discussione e dibattito per la Carta Mondiale dei Migranti sono state la dimostrazione concreta di un progetto di scrittura collettivo. La portata innovativa del documento rivendicativo, che vuole apertamente distinguersi dalle precedenti dichiarazioni universali, è leggibile in ogni parola della Carta, scritta a partire dalla ricchezza dei punti di vista delle persone migranti, per la prima volta protagoniste e non oggetto di decisioni esterne ed estranee ai processi migratori.

Oggi sono stato testimone di un evento che assume un significato simbolico molto forte: il World migrants forum. Si tratta di un incontro di migranti, soprattutto africani, riuniti in assemblea per elaborare una Carta mondiale per i loro diritti, partendo dallo slogan: «Una carta per un mondo senza muri». Provocatoriamente hanno indetto questa loro assemblea (2-3-4 febbraio) nell'isola di Gorée, a Dakar, da dove sono partiti milioni di schiavi per le Americhe, in quella vergognosa tratta Atlantica. Con un gruppo di comboniani e comboniane abbiamo assistito al dibattito di questi immigrati, iniziato nel 2006 dai sans papiers di Marsiglia, continuato in questi anni nei vari continenti, per concludersi a Gorée, con l'approvazione della "Carta mondiale dei migranti". Carta che verrà poi presentata al Forum sociale mondiale (Dakar 6-11 febbraio).