venerdì 28 novembre 2025

Tonio Dell'Olio - Sotto le macerie di Gaza

Tonio Dell'Olio
 
Sotto le macerie di Gaza



PUBBLICATO IN MOSAICO DEI GIORNI  27 NOVEMBRE 2025

Non riuscire ad avere una tomba su cui portare un fiore e su cui piangere è disperante. 
Lo hanno compreso molto bene i familiari argentini dei desaparecidos e le famiglie dei tantissimi rapiti e scomparsi del Messico.
Lo hanno compreso meglio di tutti i regimi più autoritari che innescano questa bomba micidiale per moltiplicare orrore e disperazione. 
Lo sanno le madri dei giovani migranti dall’Africa i cui corpi restano in fondo al mare. 

È questo uno dei drammi che stanno vivendo circa 37.000 famiglie della Striscia di Gaza che non sono riusciti a recuperare i corpi dei propri cari dopo i bombardamenti. Ad oggi non si riesce a fare un conto preciso di quante persone giacciono insepolte sotto le macerie. E per questo, squadre di soccorso volontario, scavano come possono sapendo che Israele non permette l’ingresso di nuovi macchinari e che molti di quelli che utilizzavano sono stati anch’essi colpiti da bombe, non hanno pezzi di ricambio oppure sono privi di carburante. Sono le stesse squadre che si adoperano anche dopo ogni bombardamento agli edifici e che scavano con le mani, si incuneano tra lastre di cemento e detriti ogni volta che sentono la voce di un bambino, un respiro, un alito di vita. 

Ecco, tra gli orrori della guerra, di quella guerra, aggiungete anche questa tortura, una barbarie che riga il volto di lacrime e l’anima di disperazione.