martedì 16 settembre 2025

Simboli di una speranza disarmata lievito di un’umanità pacifica


A San Paolo fuori le Mura l’omelia di Leone XIV per la Commemorazione dei nuovi martiri e testimoni della fede

Simboli di una speranza disarmata lievito
di un’umanità pacifica


Hanno vissuto la fede abbracciando la debole e mite forza del Vangelo

I nuovi martiri sono il simbolo di «una speranza disarmata» e lo sprone per «essere insieme lievito di un’umanità pacifica e fraterna». Lo ha detto Leone XIV presiedendo nella basilica di San Paolo fuori le Mura, ieri pomeriggio, la Commemorazione dei nuovi martiri e testimoni della fede, insieme con i rappresentanti delle altre Chiese e Comunioni cristiane.

Quanti pagano con la vita «la fedeltà al Vangelo, l’impegno per la giustizia, la lotta per la libertà religiosa laddove è ancora violata, la solidarietà con i più poveri», non sono sconfitti — ha detto il Pontefice all’omelia — bensì testimoni di una speranza «piena d’immortalità». Perché il loro martirio continua a diffondere la Buona Novella «in un mondo segnato dall’odio, dalla violenza e dalla guerra» e, pur essendo stati uccisi nel corpo, «nessuno potrà spegnere la loro voce o cancellare l’amore che hanno donato». La loro testimonianza, quindi, «rimane come profezia della vittoria del bene sul male».

Nella festa dell’Esaltazione della Santa Croce, celebrata da molti cristiani d’Oriente e d’Occidente, il Papa ha ricordato in particolare il sacrificio di suor Dorothy Stang, del sacerdote caldeo Ragheed Ganni e dell’anglicano Francis Tofi, nonché il sogno di un mondo migliore espresso dal piccolo Abish Masih, un bambino pakistano ucciso a Lahore in un attentato contro la Chiesa cattolica.

Al termine del rito, nella sala della Pinacoteca della basilica ostiense, il vescovo di Roma si è trattenuto con i cardinali e le altre personalità presenti per festeggiare il suo 70° compleanno che ricorreva proprio ieri. Al riguardo, Leone XIV si è detto felice di festeggiare il genetliaco con una celebrazione dal carattere ecumenico e ha invitato a proseguire insieme, «testimoni di unità, carità e speranza».


(fonte: L'Osservatore Romano 15/09/2025)