"Un cuore che ascolta - lev shomea"
"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino
V DOMENICA DI PASQUA ANNO C
La predizione del tradimento di Giuda si conclude con questo meraviglioso inno alla Gloria: è l'ora della glorificazione di Gesù e del Padre, la notte oscura dell'uomo in cui risplende la luce sfolgorante dell'amore. Gesù ama tutti, ma soprattutto ama Giuda e consegna la sua vita per lui che, invece, sta per consegnarlo nelle mani della morte. Nella consegna a colui che lo consegna risplende tutto l'amore di Dio per l'uomo, la vera Gloria del Padre che spezza e consegna la sua vita per tutti, a cominciare da chi lo tradisce. Quando avremo fatto esperienza dell'immensità del suo amore per noi, solo allora saremo capaci di amare come Lui ci ama e potremo contemplare il suo Volto nel volto di coloro che amiamo, anche in quello di Giuda. Fra il tradimento di Giuda e il rinnegamento di Pietro i Vangeli sinottici inseriscono l'istituzione dell'Eucaristia. Giovanni, invece, incastona il comandamento dell'amore nella lavanda dei piedi che, come la Cena Eucaristica, non è un rito, ma l'amore reale, concreto con il quale Gesù ha amato Pietro e Giuda e chiunque si riconosca in loro. Nel "boccone dell'amico" consegnato al traditore è sconfitta per sempre l'inimicizia fra Dio e l'uomo e tutti siamo salvati. La croce di Gesù, scandalo e follia per coloro che non credono, è invece il 'luogo teologico' dove si manifesta in pienezza la gloria di Dio, è rivelata al mondo la menzogna del divisore e viene manifestato agli uomini l'amore del Padre, anche per Giuda. Il Comandamento nuovo che Gesù ci dona ci sorprende, perché per la prima volta possiamo contemplare un Dio che si umilia davanti ai nostri occhi lavando i piedi: Non si tratta di un ordine, di una imposizione dall'alto, ma di un autentico dono che fa di coloro che decidono di seguire in Gesù dei veri figli del Padre.