Dorotea Piombo*
Pensiero divergente a scuola:
innovare per crescere
L'insegnamento della creatività e del pensiero divergente è fondamentale per lo sviluppo equilibrato degli studenti di oggi, che hanno necessità di adattarsi ad un mondo in continuo mutamento.
La creatività e il pensiero divergente sono componenti fondamentali dello sviluppo umano e giocano un ruolo cruciale nella formazione scolastica. L’importanza di questi aspetti è riconosciuta non solo nelle arti, ma anche nelle scienze, nella tecnologia e in ogni ambito del sapere umano.
La creatività è definita come la capacità di generare idee originali e innovative attraverso modi non convenzionali. Secondo Bruner, questa si esprimerebbe nell’abilità di intuire, in modo immediato, possibili relazioni formali, prima ancora di saperle dimostrare a livello logico. Quindi, riuscire a comprendere e promuovere il potenziale creativo dell’alunno risulta essere un aspetto importante in campo educativo e va tenuto sempre in considerazione quando si devono sviluppare programmi atti a fornire un’educazione di qualità per tutti. Il processo creativo coinvolge la risoluzione di problemi e l’autorealizzazione dell’individuo, contribuendo allo sviluppo delle capacità sia intellettuali che personali.
Gemma è un’insegnante della scuola secondaria di primo grado, in una piccola cittadina. La sua passione per l’insegnamento è pari solo al suo amore per l’arte. Un giorno decide di introdurre nella sua classe un progetto creativo che incoraggi i suoi studenti a esplorare il pensiero divergente. Divide i ragazzi in gruppi e assegna loro il compito di creare un’opera d’arte basata su un tema comune: “Il futuro delle nostre città”.
Giulio, un ragazzo timido ma con una fervida immaginazione, è entusiasta del progetto. Nel suo gruppo ci sono anche Alessia, una studentessa con una grande passione per la scienza e Luca, che ama la scrittura. Insieme decidono di creare un modello di una città del futuro che integri tecnologia avanzata e spazi verdi. Durante il progetto, Gemma osserva come i ragazzi iniziano a utilizzare il pensiero divergente. Giulio propone idee fantasiose come edifici galleggianti e parchi sospesi. Alessia porta la sua conoscenza scientifica per rendere le idee di Giulio praticabili, mentre Luca scrive una storia che racconta la vita nella loro città futura.
Gemma nota che il progetto non solo stimola la creatività dei ragazzi, ma rafforza anche la loro autostima e la capacità di lavorare in gruppo. Alla fine, presentano il loro progetto con orgoglio e ricevono complimenti per la loro inventiva. Questo tipo di attività ha permesso agli studenti di fare esperienza del pensiero divergente. Questo rappresenta la capacità di generare idee diverse, originali, fuori dal comune. Nello specificolo psicologo Ellis Paul Torrance (1974), con il suo Test di pensiero creativo (Torrance test of creative thinking – TTCT; Torrance, 1974), considera il fatto che la creatività possa essere misurata attraverso l’analisi di 4 fattori, come: Fluidità (la capacità di produrre tante idee); Flessibilità (la capacità di produrre idee diverse tra loro); Elaborazione (abilità di aggiungere elementi e dettagli ); Originalità (capacità di produrre idee originali ). Queste abilità sono fondamentali nello sviluppo del pensiero creativo nei bambini e negli adolescenti. In ambito legislativo, la creatività è riconosciuta come una componente essenziale dell’educazione.
Il documento della Commissione Europea del 2010, intitolato “Unlocking thepotential of cultural and creative industries“, evidenzia l’importanza di promuovere la creatività e l’innovazione con l’obiettivo principale di sfruttare il potenziale delle industrie culturali e creative per stimolare la crescita economica, la coesione sociale e la diversità culturale.
Va anche sottolineata l’importanza dello sviluppo delle competenze degli insegnanti, in tali ambiti, in modo da poter integrare metodologie didattiche innovative che favoriscano la creatività. Questo approccio mira a sviluppare le competenze trasversali e a promuovere un ambiente educativo che valorizzi l’originalità e il pensiero critico.
Il documento “Strategia Europa 2020” sottolinea la necessità di un’istruzione che promuova competenze chiave, tra cui la creatività e il pensiero critico. Questo approccio è anche sostenuto dalla Legge 107/2015 (La Buona Scuola) in Italia, che promuove l’innovazione didattica e la valorizzazione delle competenze creative degli studenti. L’insegnamento della creatività e del pensiero divergente è fondamentale per lo sviluppo equilibrato degli studenti di oggi, che hanno necessità di adattarsi ad un mondo in continuo mutamento. Come illustrato dalla storia di Gemma e dei suoi studenti, un approccio educativo che valorizza queste competenze può portare a risultati sorprendenti, non solo in termini di sviluppo delle capacità cognitive, ma anche in termini di crescita emotiva e sociale. Incorporare la creatività nei programmi scolastici, supportato da ricerche scientifiche e definizioni legislative, è un passo necessario per preparare le future generazioni a un mondo in costante cambiamento. Gli educatori, come Gemma, giocano un ruolo cruciale nel creare ambienti di apprendimento che stimolino il pensiero creativo e divergente, preparando così gli studenti a diventare pensatori innovativi e cittadini attivi.
*Dorotea Piombo Psicologa clinica esperta in Bisogni educativi speciali ed intelligenza emotiva
(Fonte: Città Nuova 31 Ottobre 2024)