domenica 8 settembre 2024

"Un cuore che ascolta - lev shomea" n° 43 - 2023/2024 anno B

"Un cuore che ascolta - lev shomea"

"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino


XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B 

Vangelo:


La pericope è posta dall'evangelista a conclusione della sezione detta "dei pani" ed ha il suo nucleo nel riferimento al brano di Isaia 35,5 che conferisce all'episodio un chiaro senso messianico. Il sordomuto, impedito nell'ascolto e nella parola, è come l'idolo: «ha bocca e non parla ... ha orecchie e non ode» (Sal 115,5.6). L'uomo sordomuto è figura dei discepoli, dietro ai quali si intravede la comunità di Marco, che non hanno ancora compreso chi è realmente Gesù. Il Signore ha varcato il confine di Israele e si trova in terra pagana, contravvenendo così al suo stesso mandato (cfr.7,27), perché l'amore del Padre non può essere esclusiva del solo Israele, così come della Chiesa, ma è per tutti, anche per i pagani. Ogni creatura umana è chiamata alla fede, e perché ciò avvenga è fondamentale che tutti siano guariti dall'idolatria, di cui sordità e mutismo ne sono segni. Anche gli impuri e disprezzati pagani sono invitati al banchetto del Regno e all'ascolto della Parola di Gesù che guarisce, libera, salva e ci conduce alla fede. Solo chi (unto dalla saliva di Gesù, simbolo dello Spirito) è in grado di ascoltare, sarà capace di parlare correttamente. Solo l'ascolto obbediente della Parola di Gesù può liberare dall'idolatria che tiene prigioniera la Comunità, perché la lingua si sciolga in un canto di lode e di gioia al Padre, Dio della vita. Se ciò non avviene, la Comunità rimane prigioniera del più assoluto mutismo e non potrà esprimersi e vivere la sua fede.