sabato 20 luglio 2024

Enzo Bianchi: Difendiamo la pace a ogni costo

Enzo Bianchi
Difendiamo la pace a ogni costo


La Repubblica - 15 Luglio 2024


Sono un assiduo lettore delle apocalissi ebraiche e cristiane contenute nella Bibbia perché so che le apocalissi sono rivelazioni, aiutano a leggere il presente dandoci la visione della storia che ha Dio, e con lui hanno le vittime. Non sono dunque un apocalittico catastrofico, un annunciatore della fine della storia.

Ma aprendo in questi giorni i giornali non si può non essere feriti nel profondo: “Raid contro i capi di Hamas: è strage”. Più di 90 morti, uomini e donne disarmati, semplicemente colpiti perché costretti ad abitare in una porzione di terra nella quale sono presenti i terroristi di Hamas. Mentre un altro giornale scrive: “Il sangue di Trump”, perché il candidato alla presidenza USA durante un comizio è stato colpito all’orecchio da una pallottola. Sì, il mondo è in fiamme, e l’orizzonte non promette né la pace né una coesistenza da guerra fredda, ma un’epifania della violenza e la possibile terza guerra mondiale che, come da tempo dice Papa Francesco, è già iniziata e combattuta a pezzi. E così la NATO annuncia che verranno collocati in Germania, ai confini orientali, missili a lungo raggio con una potenza nucleare e una gittata che può colpire la Russia al suo interno e Putin risponde affermando di possedere le armi che possono colpire le capitali europee.

L’Italia poi, per volontà del governo e attraverso la voce del ministro della difesa, assicura armi per l’Ucraina fornendo così benzina per l’incendio che continua a divampare ormai da un anno e mezzo.

Noi cittadini siamo costretti a misurare la nostra impotenza e, anche se sono convinto che in maggioranza siamo contro la guerra e non siamo disposti a fornire armi all’Ucraina, non sappiamo fare una resistenza pacifica e attiva ai nostri governanti. Sì, ci sono movimenti e gruppi che protestano, ma non mi sembra che “la cittadinanza” insorga contro queste decisioni portatrici di morte. La situazione è incandescente, ed è questo il vero pericolo rispetto alla guerra fredda di cinquant’anni fa. Nell’ultimo vertice della NATO mai è stata pronunciata la parola “pace”, e neanche quella di “negoziato” perché in realtà la NATO è favorevole a questa guerra tra Russia e Ucraina, vuole che continui, perché i governanti occidentali sono sedotti dalla guerra. L’Alleanza atlantica dovrebbe adoperarsi per risolvere in maniera pacifica i conflitti, ma ultimamente tradisce il suo obiettivo e si fa belligerante in modo deciso e chiaro senza temere contestazioni. E non si possono dimenticare altre follie come quell’ipotesi di Macron di inviare truppe in Ucraina.

Molti considerano questa escalation alla stregua di un semplice conflitto verbale, uno scambio di minacce, ma io temo invece che ci si trovi ormai alla “vigilia”, la vigilia di una guerra tra occidente e Russia.

Nell’Apocalisse di Giovanni, che tenta di leggere la storia denunciando ogni potere totalitario, ci sono due bestie: una rappresenta il potere politico che si incarna in ogni epoca in un’entità politica. È un potere che riesce a mantenersi grazie alla guerra. E poi c’è un’altra bestia, quella della propaganda a favore della prima bestia, del potere politico. È una bestia che inganna la terra, gli uomini. Questi facilmente ascoltano e si piegano all’ideologia che la bestia propone e così continuano le guerre, l’oppressione dei poveri, la persecuzione di chi lavora per la giustizia e la pace, la morte di tanti innocenti. Nell’Apocalisse le due bestie sono vinte, e questo ci è di speranza per noi: siamo invitati a una resistenza attiva ed efficace a favore della pace.

Con la pace nulla è perduto, con la guerra regna sempre la morte. Non permettiamo ai nostri governanti di farci scivolare in una guerra che non vogliamo perché onoriamo la vita di tutti, anche la vita di quei popoli trascinati senza volerlo nella guerra.
(fonte: blog dell'autore)