mercoledì 10 luglio 2024

Appello di Papa Francesco ai leader religiosi di tutto il mondo: "La pace si può costruire solo insieme" (tweet cronaca e messaggio)

Il Papa ai leader religiosi che hanno firmato la Rome Call for #AIethics a Hiroshima, città simbolo della tragedia atomica

La pace si può costruire
solo insieme


Appello per una saggia gestione nel governo delle intelligenze artificiali

«I leader delle religioni del mondo oggi a #Hiroshima hanno firmato la Rome Call for #AIethics. Solo insieme possiamo costruire la #pace, grazie anche a tecnologie a servizio dell’umanità e nel rispetto della nostra casa comune». 

Con questo post sull’account @Pontifex di X Papa Francesco rilancia oggi il suo appello ai leader religiosi di tutto il mondo a “costruire insieme la pace” tra i popoli. 
Il riferimento è all’incontro “AI Ethics for Peace” svoltosi dal 9 al 10 luglio nella città giapponese simbolo della tragedia atomica su iniziativa della Pontificia Accademia per la vita (Pav), per riproporre anche ai leader delle principali religioni orientali il documento sottoscritto a Roma nel 2020 con l’obiettivo di incentivare un’etica dell’intelligenza artificiale.

Le religioni del mondo firmano la «Rome Call»

Alla presenza dell’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente della Pav, nel Parco del monumento alla memoria di Hiroshima hanno firmato l’appello i partecipanti ai lavori, promossi anche da Religions for Peace Japan, da Abu Dhabi Forum for Peace degli Emirati Arabi Uniti e dalla Commissione per le relazioni interreligiose del Gran Rabbinato di Israele. Vi hanno preso parte, fanno sapere gli organizzatori in una nota, 150 persone appartenenti a 11 religioni e provenienti da 13 nazioni: esponenti del buddhismo, induismo, zoroastrismo, Bahá’í e di altre religioni orientali, accompagnati dai leader delle religioni abramitiche (cristiani, ebrei e musulmani), si sono ritrovati alla presenza di rappresentanti del governo giapponese e di importanti aziende tecnologiche. Secondo il Pew Research Center, l’85% della popolazione mondiale si riconosce in una tradizione religiosa: questo rende la «Rome Call» rappresentativa della maggior parte delle persone sul pianeta. A chiusura della due giorni è stato inoltre presentato il documento «Hiroshima Appeal», nel quale, oltre a ribadire la necessità di utilizzare l’intelligenza artificiale solo per il bene dell’umanità e del pianeta, i promotori esortano la comunità internazionale a ricorrere a mezzi pacifici per risolvere i contrasti, nella speranza di ottenere l’immediata cessazione di tutti i conflitti armati.

Nella circostanza Francesco ha anche fatto pervenire loro un messaggio in cui auspica l’inclusione «nel governo delle intelligenze artificiali» delle «ricchezze culturali dei popoli e delle religioni... per una saggia gestione dell’innovazione tecnologica».

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Nella nuova stagione
delle macchine impegnarsi per tutelare la dignità umana

«Mostrare al mondo che uniti chiediamo un fattivo impegno per tutelare la dignità umana in questa nuova stagione di uso delle macchine». È quanto scrive Papa Francesco nel messaggio inviato ai partecipanti all’incontro “ AI Ethics for Peace”, svoltosi a Hiroshima, in Giappone, dal 9 al 10 luglio. Nel documento pontificio diffuso oggi, mercoledì 10, a conclusione dei lavori, anche l’esortazione a bandire l’uso delle armi letali autonome. Eccone il testo.

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
PER L’INCONTRO “AI ETHICS FOR PEACE”

[Hiroshima, 9-10 luglio 2024]

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Cari amici, vi giunga questo saluto per il vostro incontro dal titolo “AI Ethics for Peace”. Intelligenza artificiale e pace sono due temi di assoluta importanza, come ho avuto modo di sottolineare ai leader politici del G7: “Conviene sempre ricordare che la macchina può, in alcune forme e con questi nuovi mezzi, produrre delle scelte algoritmiche. Ciò che la macchina fa è una scelta tecnica tra più possibilità e si basa o su criteri ben definiti o su inferenze statistiche. L’essere umano, invece, non solo sceglie, ma in cuor suo è capace di decidere. La decisione è un elemento che potremmo definire maggiormente strategico di una scelta e richiede una valutazione pratica. A volte, spesso nel difficile compito del governare, siamo chiamati a decidere con conseguenze anche su molte persone. Da sempre la riflessione umana parla a tale proposito di saggezza, la phronesis della filosofia greca e almeno in parte la sapienza della Sacra Scrittura. Di fronte ai prodigi delle macchine, che sembrano saper scegliere in maniera indipendente, dobbiamo aver ben chiaro che all’essere umano deve sempre rimanere la decisione, anche con i toni drammatici e urgenti con cui a volte questa si presenta nella nostra vita. Condanneremmo l’umanità a un futuro senza speranza, se sottraessimo alle persone la capacità di decidere su loro stesse e sulla loro vita condannandole a dipendere dalle scelte delle macchine. Abbiamo bisogno di garantire e tutelare uno spazio di controllo significativo dell’essere umano sul processo di scelta dei programmi di intelligenza artificiale: ne va della stessa dignità umana” (Cfr. Discorso al G7, 14 giugno 2024).

Nel lodare questa iniziativa vi chiedo di mostrare al mondo che uniti chiediamo un fattivo impegno per tutelare la dignità umana in questa nuova stagione di uso delle macchine.

Il fatto che vi ritroviate a Hiroshima per parlare di intelligenza artificiale e pace è di grande importanza simbolica. Tra gli attuali conflitti che scuotono il mondo, sempre più spesso purtroppo oltre all’odio della guerra si sente parlare di questa tecnologia. Per tale motivo ritengo di straordinaria importanza l’evento di Hiroshima. È fondamentale che, uniti come fratelli, possiamo ricordare al mondo che: “in un dramma come quello dei conflitti armati è urgente ripensare lo sviluppo e l’utilizzo di dispositivi come le cosiddette “armi letali autonome” per bandirne l’uso, cominciando già da un impegno fattivo e concreto per introdurre un sempre maggiore e significativo controllo umano. Nessuna macchina dovrebbe mai scegliere se togliere la vita ad un essere umano” (Cfr. Discorso al G7, 14 giugno 2024)

Se guardiamo alla complessità delle questioni che abbiamo davanti, includere nel governo delle intelligenze artificiali le ricchezze culturali dei popoli e delle religioni è una chiave strategica per il successo del vostro impegno per una saggia gestione dell’innovazione tecnologica.

Mentre auguro che questo incontro porti frutti di fraternità e di collaborazione, prego affinché ognuno di noi possa farsi strumento di pace per il mondo.

FRANCESCO