Allarme dell’Unicef per il gelo invernale che minaccia in particolare i bambini
Ucraina
Nessuna protezione dal freddo e dalle violenze
Può bastare un fuoco acceso dipinto in uno dei tanti murales che compaiono sulle rovine dei palazzi bombardati in tutta l’Ucraina a riscaldare i bambini di un Paese in guerra da 22 mesi? La risposta, drammaticamente negativa, viene dagli ultimi dati dell’Unicef, quasi fossero un Sos, come riporta la scritta immortalata nella foto: un quadro immutabilmente tragico per quello che si prepara ad essere il terzo inverno di un conflitto in cui i bambini uccisi o feriti sono stati, rende noto il fondo Onu per l’infanzia, circa 1.800 dal 24 febbraio 2022.
Al contempo l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk non ha usato mezzi termini nel denunciare oggi a Ginevra come la Russia non abbia adottato misure adeguate per proteggere i civili in Ucraina. Una situazione sempre più critica, aggravata secondo l’Unicef anche dall’escalation di attacchi russi alle infrastrutture, che sta lasciando «i bambini ucraini senza accesso continuativo all’acqua e al riscaldamento, minacciando la sicurezza e la sopravvivenza, mentre le temperature precipitano», ha riferito Regina De Dominicis, direttrice regionale per l’Europa e l’Asia centrale. In una nota la rappresentante Onu si sofferma sui «bombardamenti particolarmente incessanti nella parte orientale e meridionale del Paese» che hanno scatenato anche «un’ondata di paura e terrore in comunità già profondamente provate e hanno lasciato milioni di bambini senza accesso continuativo all’elettricità, al riscaldamento e all’acqua, esponendoli a ulteriori gravi danni con il crollo delle temperature», che durante l’inverno scendono pure fino a -20°C.
Mentre dal terreno le truppe ucraine segnalano offensive dell’esercito russo in direzione di Kupyansk, Lyman e Bakhmut, dall’Unione europea sono arrivate le rassicurazioni a Kyiv del capo della diplomazia Josep Borrell. L’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza ha sottolineato come sia necessario «continuare ad aiutare l’Ucraina», dopo che ieri Bruxelles ha approvato il 12° pacchetto di sanzioni contro Mosca.
(fonte: L'Osservatore Romano 19 dicembre 2023)