domenica 9 aprile 2023

"Un cuore che ascolta - lev shomea" n° 21 - 2022/2023 anno A

"Un cuore che ascolta - lev shomea"

"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino


Domenica di Pasqua - Risurrezione del Signore (ANNO A)

Vangelo:


Facciamo, ancora e sempre, tanta fatica a comprendere che Gesù, Figlio di Dio e Figlio dell'Uomo, non poteva rimanere prigioniero della morte, perché Egli è il "Kyrios"il Signore della Vita. Lo cerchiamo sfiduciati e piangenti dentro un sepolcro, nel mnemèion, il luogo del memoriale, dove tutti un giorno saremo riuniti, ma esso è vuoto. La Vita ha finalmente vinto sulla morte! La morte, in se stessa, non è un male, ma lo è il nostro modo di concepirla come la fine della vita e di tutto; una vita vissuta idolatrando il nostro ego, un'esistenza spesa solo al servizio di noi stessi. E' ciò che Paolo definisce: «il pungiglione della morte» (1Cor 15, 55). Gesù invece non ha trattenuto per sé la sua vita, ma l'ha spezzata e condivisa con tutti coloro che ha incontrato e beneficato, perché potessero partecipare del suo dono d'amore. Il Maestro e il Signore non è più nel sepolcro perché ha fatto della sua vita una totale offerta d'amore al Padre e ai fratelli, per questo la morte non ha potere su di Lui. La Resurrezione di Gesù è il sigillo della fedeltà della Sua Vita al sogno d'amore di Dio, il segno che il Padre ha gradito il modo di vivere del Figlio, che lo ha trovato conforme al suo originario disegno sull'umanità. La tomba perciò non può essere la sua dimora definitiva, ma «il letto nuziale dove il Signore della Vita si è unito agli uomini, comunicando loro il soave profumo della Sua Vita» (cit.)

Santa Pasqua di Resurrezione