domenica 26 febbraio 2023

"Un cuore che ascolta - lev shomea" n° 15 - 2022/2023 anno A

"Un cuore che ascolta - lev shomea"

"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino


I Domenica di Quaresima (ANNO A)

Vangelo:



La Prima Domenica di Quaresima contempla sempre la pagina del Vangelo delle Tentazioni, situata fra il Battesimo e l'inizio del Ministero Pubblico di Gesù. Le Tentazioni non sono una casualità, un incidente di percorso nella vita di Gesù, ma la cifra della continua lotta che ha sostenuto lungo tutta la sua esistenza fin sotto la croce (cfr. Mt 27,39-44). Esse rappresentano la precisa volontà dello Spirito Santo che spinge Gesù nel deserto perché le affronti e le vinca. Il banco di prova su cui Gesù viene tentato è la sua condizione di Figlio di Dio e di Messia, il modo attraverso il quale è chiamato ad esserlo. E' lo scontro fra due modalità di intendere la vita che sono diametralmente opposti: quello del potere (Economico, Politico e Religioso) che domina, opprime e uccide, e quello di Dio Padre che ama e serve i suoi figli fino al dono totale di sé. Gesù resiste alla seduzione del potere rifiutando con fermezza i progetti messianici del tentatore, perché sa bene che la salvezza che viene dal Padre è "Totalmente Altra" rispetto alle attese dell'uomo. La proposta di satana a Gesù, quella di essere Figlio di Dio e Messia attraverso l'utilizzo del potere (si capisce, a fin di bene!), è molto seducente. «Il male si presenta sempre a fin di bene, ma non è sufficiente agire a fin di bene: anche i mezzi utilizzati devono essere della stessa natura del fine, altrimenti lo conducono a distruzione» (cit.). Quale uomo (cristiani compresi), se ne avesse i mezzi, non farebbe ciò che satana ha proposto a Gesù? Così storicamente è stato ed è ancora oggi. La Chiesa, come il suo Maestro e Signore, da sempre è sottoposta alle medesime tentazioni, ed il suo più grande peccato è stato ed è l'assoluta mancanza di discernimento: pur affermando di amare e di servire Gesù, non pensa e non agisce come Lui (cfr. Mt 16,22-23). Per questa ragione la Chiesa deve sempre essere vigile, per non considerare leciti ciò che Gesù ha scartato come mezzi diabolici.