martedì 27 dicembre 2022

Una giovane donna muore di parto, a Natale Papa Francesco telefona al marito.

Una giovane donna muore di parto,
a Natale Papa Francesco telefona al marito.

Il 22 dicembre Viviana Delego, 41enne di Pezze di Greco, frazione di Fasano, è morta a causa di complicazioni all’Ospedale Perrino di Brindisi, cinque giorni dopo avere partorito i due gemellini.
Il marito Giacomo Cofano, nonostante il dolore scrive ai medici che l'hanno assistita per ringraziarli per la professionalità e l'umanità dimostrata, la lettera viene pubblicata dall'Ospedale.
Don Donato Liuzzi, sacerdote di Pezze di Greco che sta accompagnando la famiglia in queste ore drammatiche, d'impulso scrive a Papa Francesco per chiedergli preghiere, ma il nostro Papa come spesso accade, stupisce per la sua umanità e risponde subito al sacerdote e telefona a Giacomo.


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Scrive ai medici dopo la morte della moglie per il parto dei due gemelli: "Grazie per la vostra umanità". 
E Papa Francesco lo chiama a Natale


Il marito di Viviana Delego ha voluto ringraziare i medici che hanno lavorato invano per tentare di salvarla nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale "Perrino" di Brindisi: "Ho sentito le vostre lacrime e il vostro sudore"

Una lettera per ringraziare i medici nonostante la morte della moglie nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale "Perrino" di Brindisi. E una telefonata arrivata da Papa Francesco. La vicenda è quella di Viviana, l'insegnate di 41 anni, originaria di Pezze di Greco (frazione di Fasano) morta giovedì 22 dicembre, subito dopo aver dato alla luce due gemelli: Edoardo Maria ed Emilia Maria. Purtroppo, nonostante tutti i tentativi di tenere in vita la donna, non c'è stato nulla da fare.


Viviana lascia un'altra figlia oltre ai due gemelli e al marito, Giacomo. Quest'ultimo, nonostante il dolore, ha reagito nel modo più bello scrivendo una lettera per ringraziare i medici "della loro professionalità, impegno e umanità dimostrati". "Viviana era una donna, una moglie, una mamma fuori dal comune - si legge nella lettera diffusa dall'Asl di Brindisi - e mi spiace che non abbiate avuto la possibilità di conoscerla".

"Amava la vita ma soprattutto amava la famiglia tanto da sacrificare la sua vita per darla a due fantastiche creature: Edoardo Maria ed Emilia Maria. In realtà tutte queste sue caratteristiche non moriranno mai. È vero, il normale schema della vita non dovrebbe essere questo. Non è giusto - prosegue la missiva - che due splendidi gemelli non avranno mai la possibilità di conoscere la loro mamma né che una bimba di sei anni (Emma Maria) non possa più abbracciare la sua stella. Ma dietro tutto questo dolore, dietro tutta questa ingiustizia c'è comunque un aspetto positivo".

"Aver conosciuto tutti voi, di cui non ricordo i nomi, ma che per cinque lunghi e speranzosi giorni siete stati gli angeli custodi di mia moglie, della mamma dei miei figli. Aver visto le lacrime nei vostri occhi mi ha fatto capire tutta la vostra umanità e quanto abbiate sudato, studiato per cercare di dare una speranza a Viviana. Purtroppo così come mi avete insegnato, in medicina due più due non fa mai quattro. Sento comunque il dovere di ringraziarvi da parte mia, di mia figlia (che spero possa fare il vostro lavoro) e di tutta la mia famiglia - conclude il marito della donna - per l'impegno, la professionalità e l'umanità che vi rendono dei veri e propri angeli custodi in carne e ossa. Con affetto, Giacomo".

Dopo la lettera l'uomo ha ricevuto anche una telefonata di Papa Francesco, come raccontato su Facebook da Don Donato Liuzzi che al Pontefice aveva indirizzato un messaggio dopo la morte di Viviana. "Ho sentito nel cuore l’ardire di bussare al cuore di Papa Francesco per raccontare di Viviana e dei gesti di vicinanza del nostro popolo ha scritto su Facebook - Questa mattina il Papa con umiltà disarmante mi ha indirizzato una lettera di vicinanza e nel tardo pomeriggio ha telefonato a Giacomo. Abbiamo sentito il cuore del Pastore attento e sensibilissimo. Ringraziamo il Signore per questa carezza sulla carne umana ferita che Egli viene a salvare. Ringraziamo la maternità della Chiesa, visibile negli umili gesti del Papa. È un Natale che non dimenticheremo mai!".

Sulla vicenda non è stata aperta alcuna inchiesta dall'Asl così come dalla Magistratura e i funerali si sono già celebrati. La donna era arrivata in ospedale circa una settimana prima accusando già malesseri importanti. Considerate le sue condizioni di salute, i medici avevano deciso di operarla d'urgenza facendo nascere i piccoli al settimo mese di gravidanza con un cesareo d'urgenza mettendo poi in atto tutte le procedure mediche per cercare di salvarla. Nonostante gli sforzi dei medici con interventi chirurgici e di terapia intensiva purtroppo la 41enne non ce l'ha fatta.
(fonte: Repubblica, articolo di Francesco Oliva, Lucia Portolano 26/12/2022)