giovedì 3 novembre 2022

TONIO DELL'OLIO Il memorandum dell'orrore


TONIO DELL'OLIO
Il memorandum dell'orrore

(PUBBLICATO IN MOSAICO DEI GIORNI IL 03 NOVEMBRE 2022)

A chi ricostruirà la storia di questi anni, quello degli accordi (memorandum) con la Libia, apparirà come la pagina più buia e drammatica della partita immigrati.

In barba alla Costituzione e alla Dichiarazione universale dei diritti umani, con il peso delle condanne di oltre 20 dossier delle Nazioni Unite, l'Italia continua a rinnovare quel decreto di morte della civiltà. Nello Scavo che ha investigato più di altri le pieghe legali e umane del dramma, rileva che gli stessi documenti dell'Onu contengono il lessico degli orrori: "tortura", "abusi", "stupri", "riduzione in schiavitù", "vendita di migranti". Lo stesso "segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, ha più volte accusato le autorità libiche di essere direttamente coinvolte nei traffici più esecrabili. Fino ad ora dalla Libia si sono presi gioco dell'Italia, che in verità ha sempre lasciato fare". Tutti, tutti i governi che in Italia si sono succeduti fin qui hanno lasciato che la mafia del traffico di esseri umani si arricchisse e che il senso di umanità e la giurisprudenza dell'asilo fossero ridotti in miseria. È per questo che chiediamo a viva voce di non perpetuare l'orrore dei lager, come li chiama normalmente anche Papa Francesco, e di rivedere il Memorandum di cui a noi "sudditi" non è dato di conoscere il testo.