sabato 1 ottobre 2022

Vandali xenofobi all’opera a Castel Sant’Angelo. Fatta a pezzi la statua del viandante

Vandali xenofobi all’opera a Castel Sant’Angelo. Fatta a pezzi la statua del viandante


Hanno completato con cinismo la distruzione della statua del viandante, collocata davanti a Castel Sant’Angelo, opera del giovane scultore Jacopo Cardillo, nato a Frosinone nel 1987 e noto a livello internazionale con lo pseudonimo di Jago.

I vandali xenofobi avevano iniziato a distruggere la statua, scrive Avvenire, “pochi giorni dopo la collocazione sul ponte, la statua del giovane migrante era stata privata della mano destra. L’area è pedonale e per staccare di netto l’arto – che è sparito – deve essere stato inferto un colpo molto violento. Forse con un corpo contundente oppure saltandoci sopra. Ora il nuovo sfegio: anche il piede sinistro è stato spezzato e portato via”.

La statua di Jago era destinata – terminata l’espisizione in strada – alla vendita con una base d’asta di un milione e 250 mila euro. Tutto il ricavato doveva essere devoluto alla Ong di soccorso in mare SOS Mediterranee. Probabile che si volesse colpire la Ong visto l’accanimento contro l’opera, sfregiata per ben due volte nell’arco di poche settimane. E sono evidenti le motivazioni di stampo xenofobo.

Scrive Avvenire: “una cosa è certa. E cioè che perfino in una zona centralissima, in uno dei salotti del turismo della Caput Mundi, nel cuore artistico della Capitale, i teppisti possono imperversare sicuri di agire del tutto indisturbati, in assenza di qualsiasi tipo di controllo e vigilanza. Non una, ma ben due volte”.

Nelle foto di Luca Liverani la statua danneggiata
(fonte: Faro di Roma 01/10/2022)