domenica 4 settembre 2022

"Un cuore che ascolta - lev shomea" n. 44/2021-2022 anno C

"Un cuore che ascolta - lev shomea"

"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino

 XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Vangelo:



Passare per la porta stretta che introduce al Regno è arduo, solo «poveri, storpi, zoppi e ciechi» (14,13) possono attraversarla perché, come Gesù, occupano stabilmente l'ultimo posto. Ora il Signore si rivolge ai discepoli perché operino un discernimento: se hanno il medesimo progetto di vita del loro Maestro, condizione necessaria per rimanere alla sua sequela. Se nel nostro cammino trascuriamo di vivere come Gesù siamo destinati a diventare «sale senza sapore», buono solo per «essere gettato via e calpestato dagli uomini». Consegnando senza riserve la nostra vita a Gesù, assumendo senza sconti il suo vissuto ci sarà data la forza per portare la nostra croce, il coraggio di accettare il disprezzo e la derisione del mondo, di subire, nel suo Nome, le persecuzioni e finanche la morte. Purtroppo siamo sempre tentati di far uso del potere (a fin di bene, sia beninteso), scimmiottando e facendo a gara con il mondo, alla continua ricerca di una vuota visibilità e dimenticando che l'unica nostra forza sta nella nostra identificazione con Gesù crocifisso. Il Signore ha scartato tutto questo come tentazione diabolica (4,1-12) ben cosciente che lasciarsi vincere dalle lusinghe e dalla suggestione del potere ritarda più che ogni altro male l'avvento del Regno. «Il discernimento evangelico, purtroppo, non è un genere che abbondi sul mercato, oggi certo non più di una volta» (cit.). Se il desiderio di coloro che amano il mondo è la ricchezza e il potere, quello dei discepoli deve essere la povertà e l'umiltà. Il Regno di Dio appartiene di diritto agli ultimi, perché Gesù stesso si è fatto ultimo: l'ultimo di tutti.