Questa guerra va fermata subito
Europe for Peace: fermare subito le armi in Ucraina e promuovere una conferenza internazionale di pace. Una giornata di mobilitazione diffusa, il 23 luglio, in tutte le città italiane. Le armi non portano la pace, ma solo nuove sofferenze per la popolazione. Non c’è nessuna guerra da vincere
Continua l’impegno delle organizzazioni della società civile italiana per chiedere il cessate il fuoco e l’inizio di un percorso di pacificazione in Ucraina. Dopo le manifestazioni, le carovane di pace, le iniziative di solidarietà e gli appelli alla politica delle ultime settimane viene ora promossa una nuova mobilitazione, diffusa su tutto il territorio nazionale, per il prossimo sabato 23 luglio.
L’invito ad organizzare iniziative di varia natura è esteso a tutte le associazioni, sindacati, gruppi che già sono attivi da mesi, per far convergere gli sforzi in una giornata nazionale che possa rilanciare una forte di richiesta di cessate il fuoco affinché si giunga ad una conferenza internazionale di Pace.
L’appello è promosso da Europe for Peace l’iniziativa congiunta avviata già dallo scorso marzo con le mobilitazioni contro l’aggressione russa in Ucraina e che raccoglie l’adesione di un ampio arco di reti, campagne, associazioni, sindacati. Dunque è questa coalizione a lanciare l’iniziativa del 23 luglio con numerose prime adesioni già ricevute (vedi allegato) a partire dalla Rete Italiana Pace e Disarmo, dalla Campagne Sbilanciamoci! e della coalizione “Stop the War Now”.
Nel testo diffuso oggi si legge come “l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha riportato la guerra nel cuore dell’Europa ed ha già fatto decine di migliaia di vittime e si avvia a diventare un conflitto di lunga durata” portando conseguenze nefaste “anche per l’accesso al cibo e all’energia di centinaia di milioni di persone, per il clima del pianeta, per l’economia europea e globale”. Ribadendo la vicinanza alle popolazioni colpite dalla guerra si ricorda poi come occorra cercare “una soluzione negoziale, ma non si vedono sinora iniziative politiche né da parte degli Stati, né da parte delle istituzioni internazionali e multilaterali” sottolineando come invece sia necessario “che il nostro paese, l’Europa, le Nazioni Unite operino attivamente per favorire il negoziato e avviino un percorso per una conferenza internazionale di pace che, basandosi sul concetto di sicurezza condivisa, metta al sicuro la pace anche per il futuro”.
Il documento ripropone poi il punto fondamentale ribadito dal movimento pacifista italiano fin dall’inizio del conflitto: “Le armi non portano la pace, ma solo nuove sofferenze per la popolazione. Non c’è nessuna guerra da vincere: noi invece vogliamo vincere la pace” e per tale motivo viene proposta (a 150 giorni dall’inizio della guerra) la giornata nazionale di mobilitazione per la pace del 23 luglio con iniziative in tutta Italia, con uno slogan chiaro: “TACCIANO LE ARMI, NEGOZIATO SUBITO!”
Le iniziative che verranno definite e programmate nei prossimo saranno comunicate e rilanciate da tutte le organizzazioni promotrici dell’appello, il cui testo e le prime adesioni è disponibile qui sotto.
TACCIANO LE ARMI NEGOZIATO SUBITO!
Verso una conferenza internazionale di pace
23 luglio giornata nazionale di mobilitazione per la Pace in tutte le città italiane
L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha riportato la guerra nel cuore dell’Europa ed ha già fatto decine di migliaia di vittime e si avvia a diventare un conflitto di lunga durata con drammatiche conseguenze per la vita e il futuro delle popolazioni ucraine, ma anche per l’accesso al cibo e all’energia di centinaia di milioni di persone, per il clima del pianeta, per l’economia europea e globale.
Siamo e saremo sempre dalla parte della popolazione civile, delle vittime della guerra in Ucraina e dei pacifisti russi che si battono per porre fine all’aggressione militare.
Questa guerra va fermata subito e va cercata una soluzione negoziale, ma non si vedono sinora iniziative politiche né da parte degli Stati, né da parte delle istituzioni internazionali e multilaterali che dimostrino la volontà di cercare una soluzione politica alla crisi.
Occorre invece che il nostro paese, l’Europa, le Nazioni Unite operino attivamente per favorire il negoziato e avviino un percorso per una conferenza internazionale di pace che, basandosi sul concetto di sicurezza condivisa, metta al sicuro la pace anche per il futuro.
Bisogna fermare l’escalation militare. Le armi non portano la pace, ma solo nuove sofferenze per la popolazione. Non c’è nessuna guerra da vincere: noi invece vogliamo vincere la pace, facendo tacere le armi e portando al tavolo del negoziato i rappresentanti del governo ucraino, di quello russo, delle istituzioni internazionali.
La popolazione italiana, nonostante sia sottoposta a una massiccia propaganda, continua ad essere contraria al coinvolgimento italiano nella guerra e a chiedere che si facciano passi concreti da parte del nostro governo e dell’Unione Europea perché sia ripresa con urgenza la strada dei negoziati.
Questo sentimento maggioritario nel paese è offuscato dai media mainstream ed è non rappresentato nel Parlamento. Occorre dargli voce perché possa aiutare il Governo a cambiare politica ed imboccare una strada diversa da quella attuale.
Per questo – a 150 giorni dall’inizio della guerra – promuoviamo per il 23 luglio una giornata nazionale di mobilitazione per la pace con iniziative in tutto il paese per ribadire: TACCIANO LE ARMI, NEGOZIATO SUBITO!
Per adesioni: segreteria@retepacedisarmo.org
Per comunicare le iniziative: https://sbilanciamoci.info/europe-for-peace/
(fonte: Comune-Info/Rete Italiana Pace e Disarmo 12 Luglio 2022)