"Un cuore che ascolta - lev shomea"
"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino
V Domenica del Tempo Ordinario
Vangelo:
Chiunque ha un po' di pratica con la pesca, sa bene che pescare di giorno è da sciocchi e sostanzialmente inutile. Non è, forse, di notte che si calano le reti? Non è con il favore delle tenebre, con l'inganno dell'oscurità che si catturano pesci e... uomini? Tutto, perciò, sembra essere contrario alla speranza che l'invito di Gesù a gettare le reti giunga a buon fine. Il Signore desidera, invece, farci comprendere che non sono certo i nostri sforzi e le nostre furbizie a riempire le reti, non sono le nostre tecniche o tattiche, le nostre strategie pastorali, per quanto moderne e raffinate, ad evangelizzare. «L'obbedienza alla Parola di Gesù è l'unico motivo per poter sperare l'impossibile che essa promette a coloro che vi obbediscono. La Fede non ha altro appoggio!» (cit.). Quando obbediamo alla voce di Gesù facciamo esperienza reale della sua promessa, la sua Parola in noi diviene efficace e la promessa del Padre si realizza. Come Maria che, obbedendo al progetto del Signore, concepirà (gr. Syllèmpse 1,31) nel suo grembo la Parola della Vita, così anche la Chiesa, in obbedienza alla Parola del suo Maestro, sarà capace di concepire (gr. Syllabésthai 5,7) in se stessa una moltitudine di fratelli.