sabato 5 febbraio 2022

Caino e Abele: una fraternità soffocata - Gregorio Battaglia - I MERCOLEDÌ DELLA BIBBIA 2022 (VIDEO)

I MERCOLEDÌ DELLA BIBBIA 2022
Caino e Abele:
una fraternità soffocata
Gregorio Battaglia
(VIDEO INTEGRALE)


 2 febbraio 2022
Primo dei
I MERCOLEDÌ DELLA BIBBIA 2022
"Volti di fraternità e sororità
nella fede biblica"

promossi dalla
Fraternità Carmelitana
di Barcellona Pozzo di Gotto (ME)



CAINO ED ABELE

Storia di un dialogo mancato

1. Il contesto famigliare

Il libro della Genesi pone all’inizio dell’umanità sia la storia di Adamo ed Eva, come prima coppia, da cui tutto discende, sia la storia di Caino ed Abele, i primi a sperimentare la difficile coabitazione dell’essere fratelli.

Caino ed Abele, stando al racconto della Genesi, vengono partoriti dalla prima coppia subito dopo la cacciata dal giardino, dove Dio inizialmente li aveva posti. Questi nostri progenitori non soltanto non sono riusciti a dialogare con Dio, da cui di fatto si nascondono, ma non riescono a dialogare nemmeno tra loro due. La loro condizione dopo l’uscita dal giardino dell’Eden è sostanzialmente contrassegnata dalla “maledizione”, perché di fatto il peccato ha messo in crisi tutte quelle relazioni, che contraddistinguono l’esistenza umana.

Dio rivolgendosi alla donna le dice: «Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto ed egli ti dominerà» (Gen 3,16). All’uomo Dio dice: «maledetto il suolo per causa tua. Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita. Spine e cardi produrrà per te» (Gen 3,17). Se il peccato è sostanzialmente il rifiuto della relazione con l’altro e con quella alterità, che è Dio stesso, per porre al centro di tutto il proprio “Ego” e le proprie pulsioni, non fa alcuna meraviglia che tutto subisca una distorsione.

Caino ed Abele nascono in questo nuovo contesto, dove il rapporto di coppia non è più fondato sulla reciprocità, secondo il disegno di Dio Creatore, ma sulla volontà di potenza, che richiede la sottomissione dell’altro. Eva, in quanto soggetto dotato di minore potenza muscolare, è, così, costretta a subire la signoria di Adamo.

È quanto mai significativa l’esclamazione di Eva di fronte all’esperienza esaltante del primo parto. Nel ritrovarsi tra le braccia questo primo figlio, che è Caino ella dice: «Ho acquistato un uomo grazie al Signore» (Gen 4,1). La Bibbia di Gerusalemme nella nota relativa a questo versetto così commenta: «E’ il giubilo della prima donna che, da serva di uno sposo, diventa madre di un uomo. Un gioco di parole accosta il nome Caino (in ebraico Qayn) al verbo “acquistare” (in ebraico Qanah)». Eva non parla di “figlio”, né di un dono ricevuto da custodire, ma di aver acquistato un “uomo” e quindi di poter avere un diritto di possesso su di lui, dando vita così ad un regime matriarcale.

Caino, in quanto primogenito in assoluto, si ritrova a vivere questo legame con la madre, che vede in lui non tanto un figlio da accudire, quanto un maschio da tenere legato a sé. Il testo biblico non aggiunge altre parole su questo primo evento generativo, che lega visceralmente la madre al figlio, e non accenna per nulla su quanto tutto questo abbia potuto pesare sulla crescita e maturazione di lui. Possiamo, però immaginare la sorpresa e la reazione di Caino, quando viene detto che Eva «generò un fratello a lui, di nome Abele» (Gen 4,2). L’arrivo di un fratello pone, certamente, a Caino problemi non indifferenti, perché egli è costretto dalla nuova situazione a dover reimpostare tutto il proprio mondo relazionale, tenendo conto, inoltre, che un figlio nei confronti dei genitori ha tutto da guadagnare, ma non così un fratello nei confronti dell’altro.



2. La fraternità: un’esperienza impossibile? È innegabile che tra Caino ed Abele esista un legame naturale, dovuto al vincolo di sangue, ma per il testo della Genesi tutto questo non è sufficiente a garantire una vera relazione fraterna. Troppi fattori rendono faticosa, se non impossibile la coesistenza e di questi il primo è dato dalla “diversità”.
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