domenica 5 dicembre 2021

"Un cuore che ascolta lev shomea" - n. 2/2021-2022 anno C

 "Un cuore che ascolta - lev shomea"

"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino


II DOMENICA DI AVVENTO ANNO C

Vangelo:



In questo brano​ l'evangelista presenta i vertici del potere politico e religioso del tempo in Israele,​ i sette uomini più potenti, i grandi della terra, un G7 ante litteram. Paradossalmente a nessuno di​ loro, nemmeno ai sommi sacerdoti che detenevano il potere religioso, Dio rivolge la sua Parola:​ «La Parola-Evento (réma) di Dio avvenne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto»​ (Lc 3,2).​ La Parola di Dio evita accuratamente di frequentare i palazzi del potere e dell'istituzione religiosa​ perché refrattari alle sue dinamiche di amore e di vita. Dio è amore e vita e «dove è presente il​ potere che domina, stritola ed uccide, la Parola di Dio non può essere riconosciuta ed accolta».​ Il Battista è l'uomo che Dio ha preparato per stare davanti al suo volto, la sintesi vivente dell'antica​ alleanza, l'uomo dell'ascolto della Parola che si rivela e si comunica a lui nell'asprezza di una vita vissuta nell'essenzialità e nella nudità del deserto. Giovanni è l'uomo totalmente rivolto a Dio, colui​ che apre a coloro che verranno la via di accesso davanti al Dio che viene con una fede assoluta in​ una promessa che ancora non vede realizzata. Attraverso di lui, l'evangelista intende preparare la​ sua comunità all'accoglienza del Signore che viene, cominciando da un battesimo di conversione, che non è un semplice rito di purificazione, ma implica un reale cambiamento (metànoia) del modo​ di intendere e vivere la vita