domenica 14 novembre 2021

"Un cuore che ascolta lev shomea" - n. 55/2020-2021 anno B

 "Un cuore che ascolta - lev shomea"

"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino


XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B

Vangelo:


Il capitolo 13 del Vangelo di Marco è molto complesso e di non facile comprensione, tant'è che l'autore avverte i suoi lettori perché comprendano bene ciò che stanno leggendo (v.14). Il Discorso Escatologico (13,1-37) non ha la funzione di incutere angoscia e paura, non parla di sconvolgimenti planetari e della fine del mondo. Sappiamo che i Vangeli spesso si esprimono per immagini (linguaggio tipico del mondo semitico) piuttosto che per formulazioni teologiche, e senza il giusto discernimento è molto facile darsi risposte sbagliate e alienanti. Attraverso la chiave di lettura adeguata, che la stessa scrittura ci fornisce, scopriremo che "Sole e Luna" altro non sono che simboli delle divinità pagane, mentre le stelle sono gli uomini potenti di questo mondo. A riguardo ci viene in aiuto il profeta Isaia: «Come mai sei caduto dal cielo, stella del mattino, figlio dell'aurora? (...) Eppure tu pensavi nel tuo cuore: Salirò in cielo, sopra le stelle di Dio innalzerò il mio trono (...) mi farò uguale all'Altissimo (...) E invece sei stato precipitato negli negli inferi» (Is 14). Il profeta non sta parlando di una catastrofe cosmica, ma della rovinosa caduta di Nabucodonosor che, come ogni potente di questo mondo, aspira alla condizione divina. Il nostro brano, allora, è un messaggio di speranza per quanti credono in Gesù: tutti i dominatori prima o dopo finiranno nella polvere. Nel Regno di Dio non c'è posto per la paura, perché Marco non ci sta parlando della fine del mondo ma della fine di un mondo, di una realtà violenta, crudele e ingiusta. Sarà proprio sulla croce che verrà inaugurata la fine di questo mondo. Nel corpo crocifisso di Gesù, rivelazione piena dell'amore del Padre per ogni figlio, si compirà il giudizio di salvezza: «Ora è tempo di gioia, non ve ne accorgete?». Sorge l'alba della stagione dell'infinita tenerezza e misericordia di Dio per noi . Impariamo dal fico.