domenica 28 novembre 2021

"Un cuore che ascolta lev shomea" - n. 1/2021-2022 anno C

 "Un cuore che ascolta - lev shomea"

"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino


I DOMENICA DI AVVENTO ANNO C

Vangelo:


La venuta del 'Figlio dell'Uomo' è il cuore stesso del 'Discorso Escatologico', che non racconta di eventi terribili e catastrofici, bensì del compimento dell'anelito di ogni credente: l'incontro con il Signore. Sole, luna e stelle sono solo delle immagini, simboli di divinità pagane e dei potenti di questo mondo che aspirano alla divinità, idoli di morte attorno ai quali ruota la vita dell'uomo. Tutti sono inesorabilmente destinati a crollare davanti alla manifestazione della gloria del Figlio dell'Uomo, davanti al suo amore crocifisso. Vuoti, come vasi d'argilla, si frantumeranno come la statua di 'Dagon' davanti alla Gloria dell'Arca del Signore (1Sam 5). Se, per quanti non credono, tutto questo è causa di terrore e di angoscia, per coloro che appartengono al Signore è giunto il 'Kairòs', il tempo propizio di rimettersi in piedi e sollevare lo sguardo, come figli liberi riscattati dal male e dalla morte. Attenti perciò alla menzogna dell'idolo, a non lasciarci anestetizzare dal suo mortale veleno, che promette libertà e vita, ma che invece ci rende schiavi e ci dà la morte. E' fondamentale allora conoscere non tanto la fine, quanto piuttosto il fine della storia dell'uomo, poiché «l'uomo non è ciò che è, ma ciò che diviene, e diviene ciò verso cui va e va verso ciò che ama» (cit.). Egli è 'viator': ha il suo centro fuori di sé verso cui tende, e alla fine sarà ciò che attende, perché attende ciò che ama. «Beati saranno quei servi che, venendo, il Signore troverà vigilanti» (Lc 12,37)