“Gesù di Nazareth. Vita e destino”
di Daniel Marguerat
Recensione di Aldo Pintor
Daniel Marguerat col suo bellissimo nuovo libro “Gesù di Nazareth. Vita e destino” (a cura di Eliana Bouchard, Alice Campetti e Yann Redalié – Claudiana Editrice) ci guida sulle tracce della figura storica di Gesù di Nazareth cercando di sottolineare tutti gli aspetti che ha scoperto e lo hanno colpito maggiormente riguardo a quest'uomo misterioso che ha percorso le strade della Galilea oltre 2000 anni fa.
L'autore è svizzero ed è professore di Nuovo Testamento presso l'Università di Losanna. Come studioso non si accontenta di conoscere e recepire personalmente tutto quello che sinora è stato detto e tramandato da questa figura che ha cambiato radicalmente il cammino dell'umanità. Ma partendo da tutto quello che già si sapeva Marguerat si spinge oltre nell'approfondire la Storia dei Vangeli percorrendo sempre un cammino che oltre che di fede religiosa è anche di umanità profonda. Per scrivere questo nuovo e approfondito libro Marguerat si avvale dei dati delle più recenti scoperte archeologiche e degli ultimi studi sui testi ebraici che sono coevi sia ai Vangeli canonici che a quelli apocrifi. Questa riscoperta delle fonti giudaiche, è molto importante perché è connessa alla riscoperta dell'ebraicità di Gesù caratteristica questa troppo spesso negata da parte cristiana. Eppure ricollegare Gesù alle sue origini ebraiche ha gettato una nuova luce nella lettura e nell'interpretazione dei Vangeli facendone scoprire significati inediti anche ai cristiani.
Ogni generazione di credenti è giusto che si interroghi in modo diverso sul Rabbi di Nazareth per giungere a una fede autentica. E questa continua ricerca su quello che quest'Uomo straordinario ha a tutt'oggi da dire all'umanità fa scrivere all'autore “ho l'ambizione dii proporre un Gesù il cui ritratto è stato minuziosamente verificato dall'analisi rigorosa delle fonti. Pretendendo di condurre una inchiesta che non arretri davanti alle risposte impreviste o mai auspicate niente di più, o si parte dall'infanzia, come quella di un bambino nato in un unione fuori dal contesto legale giudaico per arrivare all'incontro che gli ha sconvolto la vita: quello con suo cugino Giovanni il Battista”.
Eppure nonostante il forte legame che ebbe con suo cugino e maestro Giovanni, Gesù annuncia agli uomini un'immagine di Dio completamente diversa da quella ricevuta da quest'ultimo. Il volto di Dio per Gesù sarà non più quello di un Dio onnipotente che giudica ma quello di un Dio misericordioso che perdona. Nei Vangeli è annunciato un Dio che non si lascia imprigionare dagli schemi astratti della teologia ma che può venire annunciato solo con la concretezza della propria vita fino anche all'estremo sacrificio di questa. E l'evento misterioso della sua Resurrezione non trova alcuna spiegazione razionale. Forse donandosi radicalmente fino all'estremo sacrificio vengono liberate tutte quelle energie che fanno si che l'amore vinca la morte. Ovviamente questa spiegazione può venire accettata solo in un'ottica fede. Il profondo amore che l'autore ha per il Gesù di Nazareth lo porta a scavare ancora una volta in questa storia che tutti crediamo di conoscere fin dall'infanzia. E da questa ulteriore ricerca emergono aspetti nuovi che ci presentano un Gesù che ancora una volta si presenta in modo sorprendente. Non viene nascosto che ogni volta che ci confrontiamo con Gesù si affacciano alla nostra mente domande scomode che forse vorremmo evitare. Ma sono comunque domande che ci consentono di crescere e di pervenire a una fede adulta. Gesù non si lascia imbrigliare in nessuna formula e in nessuna immagine. E leggendo il libro di Marguerat il racconto del Rabbi di Nazareth continua ad attraversare le generazioni passate le presenti e le future. Infatti anche questo libro ci consegna una immagine di Cristo che non sarà esaustiva. Ma altri libri ci riveleranno ancora aspetti nuovi di questa storia straordinaria svoltasi nelle martoriate terre del Medio Oriente più di duemila anni fa.