domenica 28 marzo 2021

"Un cuore che ascolta lev shomea" - n. 22/2020-2021 (B)

 "Un cuore che ascolta - lev shomea"

"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino

DOMENICA DELLE PALME (ANNO B)

Vangelo: 


Gesù è ormai giunto alla sua tappa finale. L'appello accorato rivolto ai discepoli di stare con gli occhi bene aperti per comprendere chi è il Figlio dell'Uomo è rivolto anche a noi. Identificandosi con il Servo Sofferente del profeta Isaia, abbandonato e incompreso da tutti, Gesù potrà finalmente manifestare in pienezza il volto d'amore del Padre. Questa è la rivelazione piena, chiara e inequivocabile di Gesù che si propone a noi: il Cristo, il Figlio di Dio è il Crocifisso. Questa manifestazione della gloria di Dio nella sua estrema ignominia è il grande mistero di Dio rivelato in Gesù. E' la follia della croce, lo scandalo del Dio crocifisso, insondabile rivelazione di Dio per l'uomo. «Amore confitto ma non sconfitto» che ci attira a sé facendoci grazia, che squarcia il velo del tempio e di fatto annullando la separazione tra Dio Padre e i suoi figli. Una parabola Talmudica del terzo secolo d.C. così recita: «Ad un generale, le sue legioni, gettarono addosso il mantello di porpora eleggendolo così loro Cesare. E lui che cosa fece? Condonò i tributi arretrati, distrusse i documenti che certificavano i debiti, condusse via le legioni e quel giorno fu detto inizio della sua signoria. Così fece Dio quando Israele gli rese omaggio con mani alzate: condonò loro ciò che rimaneva della schiavitù, distrusse i documenti, li condusse fuori dall'Egitto ed allora ebbe inizio la sua signoria» (Shalom Ben Chorin). Così fece Dio Padre dopo che il suo Figlio Gesù consegnò la sua vita nelle mani dei suoi carnefici, «annullando in se stesso, con il suo sacrificio, il peccato dell'uomo» (Eb 9,26)