domenica 7 marzo 2021

"Un cuore che ascolta lev shomea" - n. 19/2020-2021 (B)

"Un cuore che ascolta - lev shomea"

"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino

III DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO B)
Vangelo:

Gv 2,13-25

Per Israele il tempio è: ha-Maqom - il Luogo, la Dimora di Dio per eccellenza, fonte di gioia, di festa e di comunione, realtà visibile del Dio invisibile dove il popolo entra in intimità con YHWH, il Signore della Vita. Realtà che, purtroppo, tende sempre a diventare un luogo di mercanteggio con Dio e tra gli uomini, una "spelonca di ladri", giustificazione di sacrifici ed oppressioni, fino al sacrificio dell'uomo in nome di Dio. Usato come strumento del potere, è il denaro che diventa il dio effettivo che in esso si adora. L'intervento inatteso di Gesù è volto ad abolire questo sistema oppressivo - e ne pagherà il prezzo con la vita - perché quello non è il vero volto di Dio, perché il Padre: «non può sopportare delitto e solennità!» (cfr. Is 1,10-15). Il suo gesto profetico sta ad indicare che è giunto il tempo di un nuovo esodo, "il tempo propizio" di una nuova liberazione per Israele, il tempo di rivelare il Volto di un Padre che non esige la vita dai suoi figli, ma che offre e spezza la Sua per loro. Gesù è il "Pastore Buono/Bello", il Pastore Legittimo che solo può intervenire a salvare la vita delle sue pecorelle conducendole fuori dal recinto del tempio, dove erano destinate al macello, e guidarle verso i pascoli della vita. Il Tempio ha ormai perso la sua ragion d'essere perché è Gesù il nuovo Santuario, il "Santo dei Santi", la Tenda di Dio tra gli uomini. Insieme a lui anche noi veniamo chiamati ad essere dimora del Dio che dimora in noi.