domenica 22 novembre 2020

"Un cuore che ascolta lev shomea" - n. 54/2019-2020 (A)

"Un cuore che ascolta - lev shomea"
"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)




Traccia di riflessione sul Vangelo della domenica
a cura di Santino Coppolino

XXXIV Domenica del Tempo Ordinario (ANNO A)  

Vangelo:


Tutto il capitolo 25 del Vangelo di Matteo è una narrazione su cosa bisogna fare, qui ed ora, per vivere realmente come figli del Padre: amare e servire il Signore nei fratelli più piccoli. Il segno della sua presenza in mezzo a noi è proprio quello dei piccoli, degli ultimi, perché Lui si è fatto piccolo, il più piccolo di tutti, ed il giudizio per noi sarà lo stesso che noi facciamo a loro. Essere benedetti o maledetti dipende da noi, dall'amore dato o negato ai fratelli che si trovano nel bisogno e nei quali il Signore viene a visitarci; accogliendo loro, accogliamo Lui. «Il brano, splendido e unico, è una meravigliosa sintesi della teologia di Matteo: saremo giudicati in base a quello che facciamo agli altri, poiché ogni altro è sempre l'Altro» (cit.). Il comandamento dell'amore è l'unica dottrina da vivere e insegnare, perché ci immerge nella Benedizione della Vita. Chi, invece, non lo custodisce rifiutando i fratelli, si pone fuori dalla benedizione di Dio maledicendo se stesso, e si procura la morte facendosi suo servo. «Il nostro destino eterno si gioca nella nostra capacità di vedere ed amare il Signore in coloro che non contano niente. Tutto è nelle nostre mani, anche il Signore, così come tutti i piccoli. Chi ama invece è passato dalla morte alla vita, perché Dio è amore» (cit.).