mercoledì 18 novembre 2020

La creatività della solidarietà: a Napoli parte il tampone sospeso

La creatività della solidarietà:
a Napoli parte il tampone sospeso


Il tampone sospeso
Tonio Dell'Olio
Mosaico dei Giorni 17 novembre 2020

La solidarietà, nel suo DNA, è creativa. Cerca di ascoltare la condizione delle persone in contesti ed epoche differenti per poter rispondere con l'aiuto concreto
Avviene così che all'epoca del Coronavirus non è difficile comprendere come il rilievo a tappeto del tampone molecolare rappresenti un argine essenziale all'espansione del contagio. Ma siccome sono in molti a non poterselo permettere e l'amministrazione pubblica della sanità è in affanno, qualcuno ha pensato di pescare qualche briciolo di umanità dal fondo dell'anima di un popolo. 

La Fondazione Comunità di San Gennaro Onlus e l'Associazione Sanità Diritti in Salute, assieme alla farmacia Mele e alla Terza Municipalità del comune di Napoli con il parroco e alcuni medici, hanno dato vita al "tampone sospeso". Il tampone come il caffè. 

Si inizia oggi, presso la Basilica di San Severo a Capodimonte. Sì, una chiesa che si trasforma in ambulatorio medico. 

Con soli 18 euro chiunque abbia una prescrizione medica che indichi una necessità, potrà sottoporsi al tampone. Il resto della spesa è coperto da offerte e sottoscrizioni raccolte dalle associazioni. 

Nelle stesse ore in cui scoppia lo scandalo delle visite diagnostiche a domicilio del San Raffaele a 450 euro, San Gennaro prende una strada che ci piace di più. Qualcuno superficialmente direbbe che non tutti i santi sono uguali e invece qui, ancora una volta, siamo di fronte a comportamenti soltanto umani.

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In Campania nasce "il tampone sospeso"
Il grande cuore del nostro popolo


È ormai leggenda il caffè sospeso di De Crescenziana memoria. Partito da Napoli, è conosciuto in tutto il mondo come la pizza e San Gennaro. Chiunque volesse, in un bar, dopo aver bevuto il proprio caffè, può lasciarne pagati due: uno, quello appena bevuto, e un altro per uno “sconosciuto” che verrà, per coloro che non possono permetterselo.

È il grande cuore di un popolo che ha fatto della generosità disinteressata un marchio indelebile e riconoscibile. Il caffè si è ben presto evoluto in libri sospesi e in persino spese sospese, soprattutto durante il primo lockdown.

Ma la prima ondata sembrava non ci avesse così fortemente colpito come invece ha fatto con il Nord Italia, per cui la corsa al tampone non si è tramutata in emergenza. Oggi è diverso. Tutti noi abbiamo un parente, un amico, un conoscente colpito in maniera più o meno grave dal Covid-19.

La preoccupazione aumenta, non sempre la Asl ti considera un contatto stretto quando hai avuto a che fare con un positivo. Quando non è il medico a prescriverlo, allora ci si deve rivolgere ad un privato per poter togliersi ogni dubbio. Ma i tamponi non richiesti, costano ed anche tanto.

Ecco che arriva il tampone sospeso, proprio seguendo quello stesso meccanismo del caffè: siamo nella Basilica di San Severo, fuori le mura nel quartiere Sanità a Napoli. Chi vuole, può lasciare pagato un tampone per chi non può permetterselo, al costo di 18 euro. L’iniziativa ha già registrato 500 prenotazioni. Si tratta di una campagna di covid-screening riservata a persone meno abbienti.

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Servizio di TG2000

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