domenica 8 novembre 2020

In Italia aumenta la paura per contrastare la diffusione del Covid - Tutte le disposizioni attualmente in vigore

In Italia aumenta la paura per contrastare la diffusione del Covid 
Tutte le disposizioni attualmente in vigore


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CON IL NUOVO DPCM AUMENTA LA PAURA DEGLI ITALIANI 
PER LA DIFFUSIONE DEL COVID

Dopo le ulteriori restrizioni imposte dal Governo l'istituto Demopolis ha analizzato l'opinione della gente nelle ultime 24 ore. Crescono i timori, non solo sanitari, ma anche sociali ed economici, per la diffusione del Coronavirus


Sono in vigore da venerdì 6 novembre 2020 le nuove limitazioni previste dall’ultimo DPCM, nell’obiettivo di contenere l’aumento esponenziale dei contagi da Covid-19. Con un sondaggio condotto nelle prime 24 ore, l’Istituto Demopolis  ha analizzato l’opinione degli italiani sulle nuove misure. Il 38% le considera adeguate ed opportune; 3 cittadini su 10, pur ritenendole utili, sostengono che siano troppo localizzate e settoriali per potere davvero frenare il virus. Critico è invece il giudizio di un quarto degli intervistati, convinti che si tratti di limitazioni eccessive ed inopportune.

VALUTAZIONE SULLE ULTERIORI LIMITAZIONI DEL NUOVO DPCM


«Crescono i timori, non solo sanitari, ma anche sociali ed economici, per la diffusione del Coronavirus. Dopo la netta flessione estiva» spiega il direttore di Demopolis, Pietro Vento; «la preoccupazione degli italiani è cresciuta di 34 punti negli ultimi 2 mesi, dal 46% di inizio settembre all’80% di oggi. Un dato ormai non lontano da quello rilevato nello scorso mese di aprile».

LE PAURE DEGLI ITALIANI


Per frenare la crescita esponenziale dei contagi, il 53% degli italiani, secondo l’indagine dall’Istituto Demopolis, ritiene preferibili misure localizzate in specifiche aree del Paese; di parere diverso è il 40% dei cittadini, convinti che solo misure nazionali uniformi possano contenere la diffusione del Covid.

PER FRENARE LA CRESCITA COSA SERVE


Nel dettaglio, le principali misure del DPCM previste da oggi su tutto il territorio nazionale risultano apprezzate dai cittadini: piace in particolar modo, indicata da 9 su 10, la riduzione al 50% della capienza sui mezzi di trasporto; apprezzata è la chiusura delle sale scommesse e dei punti videogiochi. Il 75% condivide il divieto di spostamento da e verso le zone rosse; leggermente inferiore, ma valutati comunque positivamente dai due terzi degli italiani intervistati da Demopolis, anche la chiusura dei centri commerciali nei weekend e il divieto di circolazione tra le 22 e le 5 del mattino.

VALUTAZIONE SULLE MISURE SPECIFICHE ADOTTATE DAL GOVERNO


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SECONDE CASE, FAMILIARI, SPORT.
IL GOVERNO CHIARISCE QUELLO CHE SI PUÒ FARE NELLE TRE ZONE

Vietati i mercatini di Natale, dai nonni nelle zone gialle si può andare solo per necessità urgenti, sì alla caccia nelle zone arancioni e gialle. Per tutta Italia coprifuoco con divieto di uscire, salvo comprovate esigente, dalle 22 alle 5 del mattino. Ecco i chiarimenti di Palazzo Chigi sull'ultimo Dpcm


Dopo aver diviso l’Italia in tre zone: rossa (Lombardia, Piemonte, Calabria), arancione (Puglia e Sicilia) e gialla (tutte le altre regioni), il governo ha chiarito tutto quello che si può fare ed è vietato nelle tre zone dove sono in atto misure differenti per contenere l’epidemia. Ecco le FAQ del governo pubblicate sul sito istituzionale di Palazzo Chigi.

ZONA ROSSA

Si può far visita a parenti e amici non conviventi? No. «Non è consentito far visita o incontrarsi con parenti o amici non conviventi, in qualsiasi luogo, aperto o chiuso».

Per spostarsi serve l’autocertificazione? Sì, bisogna «sempre essere in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti».

Si può prendere un caffé nelle stazioni di servizio delle strade extraurbane? No, i servizi di ristorazione delle aree di rifornimento restano aperti solo nelle autostrade.

I ristoranti degli alberghi sono aperti nelle zone arancioni e rosse? Sì, ma solo per i clienti che vi alloggiano.

Si può convocare la riunione di condominio? Sì, a certe condizioni: «E’ fortemente consigliato svolgere l’assemblea in modalità a distanza. Laddove ciò non sia possibile, per lo svolgimento in presenza occorre rispettare le disposizioni in materia di distanziamento sociale» e l’uso della mascherina.

I negozi al dettaglio delle zone rosse possono consegnare a domicilio? Sì, anche se sono temporaneamente chiusi al pubblico possono consegnare prodotti a domicilio, evitando contatti personali.

Chi lavora in uno studio professionale deve mettere la mascherina? Sì, è obbligatorio, a meno che non si stia in una stanza da soli.

E’ consentito organizzare pranzi, cene o feste in casa? «E’ fortemente raccomandato non ricevere persone diverse dai conviventi».


ZONA ARANCIONE 

Si può fare una passeggiata? E attività motoria? Sì, dalle 5 alle 22.

Si può andare a caccia? Sì, ma solo dalle 5 alle 22.

Chi è separato o divorziato può andare a trovare i figli minorenni? Sì, anche tra comuni di aree differenti.

Si può andare nella seconda casa? Sì, ma solo dalle 5 alle 22 e se la casa di vacanza si trova nel proprio comune. Altrimenti si può andare soltanto per «porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili», come un tubo rotto, un crollo o la visita dei ladri.

Si può portare fuori il cane? Sì, ma a distanza dagli altri e senza creare assembramenti.

Si può uscire per andare in un negozio non alimentare? Sì, non ci sono limitazioni in base alla categoria dei prodotti.

Si può andare in bicicletta? Sì, purché a distanza di un metro dagli altri e per effettuare gli spostamenti consentiti. Dalle 5 alle 22 la bici si può usare per svolgere attività motoria all’aperto.

E’ consentito viaggiare in auto con persone non conviventi? Sì, ma rispettando le regole: solo il guidatore davanti, un passeggero dietro per ogni fila di sedili e mascherina per tutti (a meno che non ci sia il divisorio in plexiglas).


ZONA GIALLA

Ci si può spostare per accompagnare i figli dai nonni? «E’ possibile ma fortemente sconsigliato, perché gli anziani sono tra le categorie più esposte al contagio». Quindi solo in caso di estrema necessità.

Chi è sottoposto a quarantena può uscire di casa? No, c’è il divieto assoluto. A meno che non si sia in quarantena precauzionale e ci si rechi (con un mezzo privato) a fare il tampone.

Si può assistere un parente o un amico non autosufficiente? Sì, perché si tratta di una «condizione di necessità».

Si può andare nella seconda casa? Sì, purché anche la seconda casa si trovi in un comune dell’area gialla. Se invece si trova in area arancione o rossa si può andare solo in caso di danni gravi all’abitazione o altre emergenze e solo per il tempo di «sopperire a tali situazioni».

I mercatini di Natale sono consentiti? No, perché sono equiparati alle fiere e quindi nelle zone rosse non verranno allestiti almeno fino al 3 dicembre, scadenza del decreto.

Si può visitare una persona detenuta in carcere? Tra le 5 e le 22 sì, ma solo all’interno del proprio comune.

Si può ordinare un mobile e farselo montare a casa? Sì, il servizio rientra tra le esigenze lavorative.



POSSIBILE LA CHIUSURA DELLE PIAZZE PRIMA DELLE 21

Con l'entrata in vigore del nuovo Dpcm ci sarà la possibilità di chiusura di strade o piazze anche prima delle 21. Lo scrive il Viminale in una circolare inviata ai prefetti che avrà una durata minima di 15 giorni, ma non superiore al periodo di validità del Dpcm, cioè il 3 dicembre. «La possibilità di disporre la chiusura di strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, già precedentemente prevista dopo le ore 21 - si legge nel documento -, viene espressamente estesa all'intero arco della giornata o comunque a specifiche fasce orarie non predeterminate, sempre fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private».

«Qualunque sia l'area territoriale di riferimento - prosegue la nota del Viminale - l'attuale andamento epidemiologico sollecita i cittadini ad osservare comportamenti responsabili, ispirati al principio di massima cautela, come, peraltro, si rinviene nella forte raccomandazione di limitare gli spostamenti personali nell'area gialla anche nelle fasce orarie della giornata non soggette a restrizioni della mobilità».

DAL VOLONTARIATO AL GIOCO D'AZZARDO, LE ALTRE SPIEGAZIONI 

Il volontariato

Gli spostamenti oltre le 22 sono consentiti per "attività assistenziali svolte, nell’ambito di un’associazione di volontariato, anche in convenzione con enti locali, a favore di persone in condizione di bisogno o di svantaggio", nel giustificativo andrà indicato proprio "l’espletamento del servizio di volontariato sociale".

Spogliatoi sempre vietati nei centri sportivi

L’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere, svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite in area gialla. La novità è "l’interdizione all’uso degli spogliatoi interni a tali circoli".

Vietate le slot machine in bar e tabaccherie

Le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò sono sospese “anche se svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente”. Conseguentemente, spiega la nota, "viene interdetto dalla nuova e più restrittiva misura, a titolo di esempio, l’uso di apparecchiature ubicate all’interno di esercizi pubblici o di tabaccherie".

Nella zona gialla e arancione si possono svolgere i mercati all'aperto

Per quanto riguarda le chiusure dei centri commerciali e dei mercati nel fine settimana, la circolare precisa che in area gialla e anche in area arancione resteranno agibili i mercati all'aperto: "Va chiarito che la loro chiusura opera esclusivamente per i cosiddetti mercati coperti e non anche per quelli all’aperto. Ciò in quanto i mercati all’aperto sono costituiti su aree delimitate, e in essi non insistono esercizi commerciali stricto sensu, per i quali soli è disposta la chiusura nelle giornate festive e prefestive". Chiusi, invece, i mercati all'aperto in area rossa, "salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari".

Si può transitare in area arancione e rossa

E' consentito transitare in area arancione e anche in area rossa "qualora sia necessario per raggiungere altri territori non soggetti a restrizioni di mobilità, ovvero quando ci si sposti per cause consentite dal quadro regolatorio generale". Chi vive in area arancione può spostarsi liberamente solo nel proprio comune, dalle 5 alle 22, senza bisogno di autocerficazione. Resta possibile, in zona arancione, entrare in altro comune per recarsi per esempio "presso uffici pubblici, esercizi commerciali o centri servizi quando essi non siano presenti nel proprio territorio comunale".

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Per maggiori informazioni guarda dal sito del Governo

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Nelle parrocchie italiane la parola d’ordine è prudenza. La seconda ondata del Covid insieme con la divisione del Paese in aree con differenti livelli di rischio entra nell’agenda delle comunità. E in alcuni tratti la modifica: non per effetto dell’ultimo decreto del governo che – giustamente – non intende toccare la vita ecclesiale, ma per volontà dei vescovi o dei sacerdoti che hanno scelto di rimettere mano a quanto può essere fatto all’ombra del campanile. Perché la tutela della salute è una priorità per la Chiesa italiana.


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