sabato 31 ottobre 2020

Entra in vigore il Trattato di proibizione delle armi nucleari (non firmato dall'Italia) - Tonio Dell'Olio: Quando manca il coraggio

Entra in vigore il Trattato di proibizione delle armi nucleari 


Sono state raggiunte negli ultimi giorni le 50 ratifiche al Trattato di proibizione delle armi nucleari, grazie ad Honduras, Giamaica e Nauru. Il Trattato rende illegale per i paesi che lo firmano permettere qualsiasi violazione nella loro giurisdizione e rafforza la posizione internazionale contro le armi nucleari perché si tratta del primo strumento legale che le vieta esplicitamente.

E a parlare di pace riportiamo il contributo di don Renato Sacco di Pax Christi Italia che, in preparazione alla Giornata Mondiale della Pace 2021, ricorda i messaggi per questa giornata lanciati da Papa Francesco a partire da quello del 2014, suo primo anno di pontificato, "Fraternità, fondamento e via per la Pace".

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Il TPNW entrerà in vigore il 22 gennaio 2021 e impedirà specificamente l’uso, lo sviluppo, i test, la produzione, la fabbricazione, l’acquisizione, il possesso, l’immagazzinamento, il trasferimento, la ricezione, la minaccia di usare, lo stazionamento, l’installazione o il dispiegamento di armi nucleari. Proprio in occasione della 75ª Giornata delle Nazioni Unite, che segna l’inizio della Settimana Internazionale per il Disarmo, una importante e storica notizia ha rallegrato la comunità internazionale per il controllo degli armamenti e per la pace. Con il deposito della ratifica dell’Honduras si sono infatti raggiunte 50 adesioni al Trattato di Proibizione delle armi nucleari (TPNW) che così entrerà in vigore tra 90 giorni, il 22 gennaio 2021. Una tappa cruciale per la norma internazionale che ha l’obiettivo di mettere le armi nucleari fuori legge fortemente voluta dalla società civile internazionale a seguito di una forte “iniziativa umanitaria” (sostenuta da molti Paesi ed organizzazioni, tra cui la Croce Rossa Internazionale) e ottenuta con il voto alle Nazioni Unite del luglio 2017.

La Rete Italiana Pace e Disarmo e Senzatomica (membri italiani della International Campaign to Abolish Nuclear Weapons) si rallegrano e gioiscono per il risultato ottenuto anche grazie allo sforzo della società civile italiana e internazionale e si impegneranno fin da subito affinché il numero degli Stati aderenti al Trattato possa aumentare, a partire dall’Italia.

Ultimo aggiornamento 26 ottobre 2020
(fonte: Pax Christi)


Quando manca il coraggio
Tonio Dell'Olio

La firma dell'Honduras ha messo in moto il meccanismo per l'entrata in vigore del Trattato Onu (Tpnw) che proibisce ricerca, produzione, possesso, acquisizione, uso, minaccia… di ogni arma nucleare. Penso a quelle nove nazioni "armonucleariste" che spendono milioni e milioni per poter essere annoverati tra i padroni della paura e che non hanno firmato. Penso ai loro cittadini che di certo si rendono conto di come quei milioni - che sono loro proprietà - vengano sottratti ogni giorno a istruzione, ricerca, sanità, sostegno a chi no ce la fa. Penso al silenzio e all'ignoranza che circonda questa materia. Penso all'Italia che non ha firmato il Trattato senza nemmeno pronunciarsi ma semplicemente voltandosi dell'altra parte. Chissà se a spiegare questa situazione mondiale sia sufficiente l'esistenza di una potentissima lobby che ancora una volta specula sulla paura e si divide floridissimi utili. Ci sarà tra tutti questi (cittadini, governanti, lobbisti…) qualcuno a cui venga sottratto il sonno da un senso di colpa, uno scrupolo, un incubo che riguarda magari i propri figli? Possibile che di fronte a una questione macroscopica e tanto evidente si scelga di tacere, di continuare a scegliere la pianificazione della distruzione totale, a programmare la morte? Forse manca il coraggio del primo passo e ciascuno spia le mosse dell'altro. Non ci resta che fare il tifo per il coraggio.