perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo della domenica
a cura di Santino Coppolino
XIV DOMENICA (ANNO A)
Vangelo:
Mt 11,25-30
I sapienti e gli intelligenti vanno in cerca di un dio sapiente e potente. Essi sono coloro che conoscono bene come vanno le cose e come in esse bisogna districarsi utilizzando le logiche del mondo. Ai piccoli, agli infanti, ai senza voce, a coloro ai quali è preclusa la parola (népioi = senza parola) è rivelato invece il mistero d'amore del Padre che è il suo Figlio Gesù, dolce giogo che non schiaccia, umilia e condanna, ma risana restituendo la vita e la gioia. In Gesù, Shabbat definitivo e compimento della creazione, nella fragilità e nella debolezza della sua umanità rinveniamo la vera sapienza. Una sapienza che i sapienti di questo mondo irridono e rifiutano perché ai loro occhi è solo follia, precludendosi così l'accesso alla vita. Il dono della conoscenza di Dio è invece riservato ai piccoli, a coloro che sanno di valere niente ma che «questo niente è il solo luogo dove tutti possiamo accogliere la ricchezza di Colui che è tutto» (cit.).