domenica 21 giugno 2020

"Un cuore che ascolta lev shomea" - n. 33/2019-2020 (A)

"Un cuore che ascolta - lev shomea"
"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo della domenica
a cura di Santino Coppolino

XII DOMENICA  (ANNO A) 

Vangelo:

Mt 10,26-33


«Non temete», dice Gesù agli apostoli, dopo averli inviati nel mondo «come pecore in mezzo ai lupi» (10,16). La situazione del discepolo è quella di pecora tra i lupi, di perdente e sconfitto come il Maestro. Il brano è scandito proprio dai tre imperativi: «Non temete!», perché il Signore è venuto ad infonderci la fiducia in Lui, che ci libera dalla paura del peccato e della morte, per mezzo della quale il nemico ci tiene in schiavitù per tutta la vita (Eb 2,15). Principio e fine della nostra vita è il Padre che ci ama e che amiamo non il nulla che temiamo, che paralizza e uccide. Ciò che appare nascosto, ciò che è velato dallo scandalo della croce e della morte, sarà il Padre stesso a rivelarlo e a farcelo conoscere (i verbi sono al passivo, il passivo divino), manifestando il suo volto di misericordia e d'amore nel sacrificio del Figlio che tutto illumina e salva. Chi ha paura di morire ha già fallito ed è un fallito, perché getta via con la sua vita anche il suo tesoro più grande: il suo Spirito. «Il problema vero non è salvare il proprio corpo, ma vivere in esso l'amore filiale e fraterno, che è la Vita Eterna . Chi non vive così è già morto» (cit.)