martedì 5 maggio 2020

“Pastorale 4.0” di Don Armando Matteo - Recensione di Aldo Pintor

“Pastorale 4.0” 
di Don Armando Matteo

Recensione di Aldo Pintor



Don Armando Matteo è un sacerdote calabrese che insegna teologia fondamentale presso la Pontificia Università Urbaniana ed è autore di interessanti e a volte scomode riflessioni sullo stato della chiesa di oggi.

Altre volte mi è capitato di recensire i suoi scritti. Giova ricordare “La prima generazione incredula” (2010). Una profonda e inedita riflessione sui giovani di oggi e la fede e la “fuga delle quarantenni” che descrive i cambiamenti avvenuti negli ultimi decenni nel rapporto tra le donne e istituzione ecclesiastica.

Le analisi di don Armando Matteo affrontano sempre temi davanti ai quali come cattolici talvolta ci sentiamo inadeguati e quindi preferiamo ignorarli. Recentemente è stato pubblicato da questo autore “Pastorale 4.0” (Ancora pp. 118 € 16) che è una prosecuzione della sua analisi sulla situazione ecclesiastica che lo stesso porta avanti con coraggio da alcuni anni.

Il nostro scrittore ci comunica il suo messaggio con brevi frasi che esprimono il suo pensiero originale. Spesso questi brevi incisi sono formulati in modo tale da rimanere impressi nella mente di chi legge. Un esempio per tutti è la seguente “bisogna passare dal diventa adulto e sarai cristiano al diventa cristiano e sarai adulto”.

In tutto il suo libro è presente il richiamo a papa Francesco soprattutto con quanto il Pontefice dice nella Evangeli Gaudium.

Questa sua ultima opera in definitiva non è altro che una ricerca sul come annunciare la Buona Notizia (Vangelo da Eu Anghello che in greco antico significa buona notizia) nel contesto moderno che è radicalmente cambiato rispetto ad alcuni anni fa. Per cui è necessario una nuova modalità di evangelizazione. E la risposta che don Armando Matteo fa sulla scia di Papa Francesco è quella di passare da un cristianesimo della consolazione a un cristianesimo dell'innamoramento. Ossia far innamorare gli uomini della figura di Gesù che è sia l'uomo della gioia che la gioia dell'uomo. Secondo questo libro questo è l'annuncio da dare al mondo. Chiunque può rapportarsi a Gesù a prescindere dalla sua cultura dalle sue opinioni politiche e dalla sua religione. Nei tempi tortuosi e travagliati che stiamo attraversando la gioia è la testimonianza più forte che i cristiani possano dare al mondo. Chiunque voglia seguire Gesù deve ricordare il significato della parola Vangelo (Buona notizia come abbiamo detto prima) e quindi deve essere tutto tranne che un annunciatore di sventure.

Insomma per Don Armando Matteo è necessario per una pastorale che sia efficace in questi tempi cambiare radicalmente la mentalità dei credenti mutando il nostro pensiero si cambierà di conseguenza anche stile di vita fino ad essere persona di gioia e la gioia sarà contagiosa e capace di riaccendere speranza. E così si potranno trovare parole che infiammano nuovamente per l'uomo di Nazareth.

L'autore conclude il suo libro con dieci proposte di azione. La più importante delle quali è l'ultima “i canti sono più importanti dell'omelia”.

Don Matteo, infatti, ritiene che i canti possano essere se in grado di coinvolgere l'uditorio uno dei principali strumenti di evangelizzazione. Soprattutto tale modalità di annuncio evangelico sarà apprezzata dai giovani purtroppo spesso assunti dalla liturgia.

Questo auspicare il canto come testimonianza di fede richiama il Nietzsche di Così parlò Zarathustra: “I cristiani dovrebbero cantarmi canti migliori affinché io creda al loro redentore; più gioiosi dovrebbero apparirmi i suoi discepoli”. Insomma leggendo questo libro mi chiedo quanto Vangelo comunichi un urlare apocalittico e un chiudersi sulla difensiva che propongono gli esponenti più intransigenti del cattolicesimo (vedi quanto annunciato da alcuni purtroppo anche recentemente che le malattie sono un castigo divino). Quelli che contestano l'umanissimo agire di papa Francesco. Ma che volto gioioso e misericordioso di Gesù si intravede nelle loro parole? Annunciano davvero una Buona Notizia?

Guarda la scheda del libro “Pastorale 4.0” di Don Armando Matteo