A Gerusalemme rabbini capo, patriarchi, arcivescovi, imam e sceicchi pregano insieme e lanciano un appello a tutti i cittadini del mondo di unire le forze e pregare uniti per la salute e l’unità
A Gerusalemme leader religiosi in preghiera per il mondo
L’iniziativa congiunta, nell’emergenza sanitaria mondiale. Il messaggio: «Facciamo appello a tutti a unire le forze e pregare uniti per la salute e l’unità»
«In questi tempi turbolenti, continuiamo a sentire voci crescenti contro intere comunità. Questa nuova terribile realtà ha colpito tutta l’umanità, indipendentemente dalla religione, dal genere e dalla razza. Facciamo appello a tutti i cittadini del mondo di unire le forze e pregare uniti per la salute e l’unità». È il messaggio con cui si è conclusa ieri pomeriggio, 22 aprile, la preghiera comune dei leader religiosi di Israele, composta alla luce dell’emergenza sanitaria mondiale provocata dalla pandemia di coronavirus. Rabbini capo, patriarchi, arcivescovi, imam e sceicchi si sono radunati insieme, al King David Hotel, che si affaccia sulla Città vecchia, per chiedere a Dio di alleviare la sofferenza nel mondo colpito dalla pandemia di Covid-19.
A muovere l’iniziativa comune dei leader religiosi delle diverse fedi presenti nel Paese, anche il clima di «crescente antisemitismo e razzismo in varie parti del mondo», esacerbato dalla stessa pandemia, si legge in un comunicato. La preghiera congiunta, composta dai rabbini capo di Israele, è stata tradotta e riportata in un testo unico e poi recitata dai leader spirituali di tutte le fedi in Israele. Erano presenti il rabbino capo sefardita di Israel Yitzhak Yosef, quello askenazita David Lau, insieme al patriarca greco-ortodosso di Gerusalemme Teofilo III, l’Amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme l’arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, gli Imam Gamal el Ubra e Agel Al-Atrash e il leader druso Mowafaq Tarif.
La preghiera – organizzata dal Gran Rabbinato di Israele e dai ministeri degli Affari esteri e dell’Interno, con il Consiglio mondiale dei leader religiosi e numerose organizzazioni ebraiche e non – si è svolta in ottemperanza alle restrizioni imposte dal ministero della Salute israeliano, a causa della situazione sanitaria nel Paese, ed è stata trasmessa in diretta su internet. «Il coronavirus ha abbattuto molte barriere – ha dichiarato al termine della preghiera l’arcivescovo Pizzaballa – perché non conosce confini politici, di razze e di religioni ed è riuscito a fare una cosa molto rara specialmente qui a Gerusalemme, vale a dire far pregare insieme la stessa preghiera a fedeli di fedi diverse, ebrei, cristiani, musulmani, drusi. È una barriera che il virus ha abbattuto e speriamo che si possa continuare in questa direzione per essere più uniti fra noi».
Per vedere il video di mons. Pizzaballa vai all'articolo
Per vedere il video di mons. Pizzaballa vai all'articolo
GERUSALEMME PREGHIERA ECUMENICA INTERRELIGIOSA
A Gerusalemme i leader di diverse confessioni religiose hanno pregato insieme per la fine della pandemia e per l'unione tra i popoli. Il corrispondente Raffaele Genah
Guarda il servizio del tg1 andato in onda il 23/04/2020