domenica 23 febbraio 2020

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 15/2019-2020 (A) di Santino Coppolino

"Un cuore che ascolta - lev shomea"
Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)

Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino





Traccia di riflessione sul Vangelo della domenica
a cura di Santino Coppolino

VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

Vangelo:

Mt 5,38-48

L'amore per tutti - anche per il nemico - è il cuore della fede cristiana, la prova che siamo realmente figli di Dio, che lo abbiamo conosciuto (1Gv 4,8) e apparteniamo a Lui. Chi invece non ama i nemici non possiede lo Spirito di Dio, non avendo ancora compreso che Dio ama tutti perché tutti siamo figli suoi. Bisogna allora con più forza gridare, principalmente ai nostri giorni, che «non si può odiare e uccidere in nome di Dio, perché chi lo fa commette un doppio crimine: contro Dio e contro l'uomo» (cit.). 
Servire una divinità che comanda di uccidere è servire il diavolo, anche se durante la lunga e dolorosa storia della salvezza abbiamo attribuito a Dio ogni tipo di nefandezze e crudeltà, e «questo, almeno, fino alla morte di Gesù in croce, che liquida ogni immagine perversa di Dio» (cit.). Gesù ci comanda di resistere alla tentazione della vendetta per spezzare il cerchio della violenza che genera e moltiplica ancora di più l'odio, mettendo in atto azioni di pace, di riconciliazione e di vita che disinneschino quel meccanismo di morte che ci impedisce di scorgere nel nemico un fratello da amare. E' l'Agape, l'amore incondizionato di Dio, l'amore totale, in pura perdita, poiché l'amore o è gratuito o non è. Infatti l'amore meritato ha un solo nome: meretricio, prostituzione, un amore interessato solo a ciò che l'altro può darmi. 
Vivere l'amore, invece, ci trasforma facendo di noi dei figli «perfetti come è perfetto il Padre nostro del cielo» totalmente conformati ad immagine Sua.