giovedì 16 gennaio 2020

“La Bibbia dell'Amicizia” Brani della Torah/Pentateuco commentati da ebrei e cristiani di Marco Cassuto e Giulio Michelini - Recensione di Aldo Pintor - Video di Tv2000


“La Bibbia dell'Amicizia 
Brani della Torah/Pentateuco commentati da ebrei e cristiani
di Marco Cassuto e Giulio Michelini

Recensione di Aldo Pintor



La Casa Editrice S. Paolo ha mandato alla stampa un'opera davvero notevole, “La Bibbia dell'Amicizia Brani della Torah/Pentateuco commentati da ebrei e cristiani” (p. 384, € 30,00). Un'opera nata grazie alla curatela di Marco Cassuto e Giulio Michelini dove vengono raccolti e commentati brani della Torah/Pentateuco da autori sia ebrei che cristiani.

Davvero illustri i due prefatori del libro: Papa Francesco e il Rabbino Abraham Skorka grande amico del nostro Pontefice, nonché scienziato e intelletuale nonché esponente di rillievo della comunità ebraica argentina.

Leggendo i brani e i vari commenti contenuti in questo libro ancora una volta saremo sorpresi nello scoprire nei commenti significati sempre inediti, che sorgono da brani che credevamo di conoscere alla perfezione.

Papa Francesco nella sua prefazione invita a “lavorare con maggior intensità per chiedere perdono e riparare i danni causati dall'incomprensione perchè i valori le tradizioni le grandi idee che identificano l'Ebraismo e il Cristianesimo devono essere messe al servizio dell'umanità”, per superare le dispute tra queste due grandi fedi nate da un unico ceppo. Dispute che purtroppo spesso in passato hanno avuto un esito sanguinoso e che hanno contribuito a scrivere le pagine più sanguinose della storia del secolo scorso.

Così cinquanta studiosi sia ebrei che cristiani, con formazione molto diversa in quanto appartenenti a varie culture e a diversi paesi anche stavolta riescono a tirare fuori dalle scritture cose antiche e cose nuove. I brani contenuti in questo libro sono quasi tutti inediti eccezione fatta per “Vivere la Torah” del grande Andrè Chouraqui un algerino di religione ebraica.

L'opera è preceduta da introduzioni generali sul come leggere la Bibbia scritta da cinque autori tre ebrei e due cristiani. Pur essendo con sensibilità molto differenti tutti insistono oltre che nella necessità di superare le ostilità del passato anche nel dover leggere la Bibbia con la vita. Ossia la Bibbia va letta e interpretata alla luce della nostra storia specifica e personale e non alla lettera visto che oltretutto è stata scritta oltre 2000 anni fa e attenersi esclusivamente al testo avrebbe risultati aberranti.

Altri cinque autori presentano i cinque libri della Torah Pentateuco che vengono analizzati.

Poi seguono i commenti veri e propri. Tra i brani esaminati abbiamo brani molto più noti come la Chiamata di Abramo, la Legatura di Isacco, la Chiamata di Mosè con la rivelazione del Nome Divino, La discesa della manna e le norme etiche contenute in questi libri. Norme che hanno come oggetto i rapporti tra noi e gli stranieri, l'unico culto per il nativo e l'immigrato, l'essere ospiti qua sulla terra e il dovere di seguire la giustizia. Come si vede queste norme potrebbero essere state scritte anche per l'uomo di oggi, visto che trattano di problemi ancora drammaticamente attuali.

Ogni capitolo sottolinea quello che i vari scrittori riescono a cogliere di Dio. Anzi di un Dio che è vivente. Gli autori contenuti in questa raccolta non sono solo esegeti della scrittura ma anche scrittori poeti e artisti vari che sovente con la loro particolare sensibilità riescono a cogliere cose che spesso sfuggono agli specialisti. Caratteristica questa del Dio della Bibbia come sottolineato dal profeta Geremia: “Il Signore Dio è verità, egli è Dio vivente” (Ger. 10.10). Ossia il Dio ha parlato al popolo ebraico due millenni fa parla ancora oggi a ciascuno di noi. All'interno della nostra storia. Ecco perchè è un Dio vivente. Questo volume prezioso alla fine oltre a mettere fine ad antiche ostilità tra ebrei e cristiani porta il lettore a scegliere il Dio vivente e non il Dio dei morti. Come si sceglie questo Dio e quindi la vita? e non il Dio dei morti? Amando Dio e amando i fratelli in quanto in ognuno di loro c'è un riflesso della sua immagine. Anche nel più povero e nel più escluso. Immagine che dobbiamo riuscire a cogliere se vogliamo essere seguaci del Dio vivente e vivere questa vita in pienezza. E' una porta stretta come ci ha avvisato Gesù. Ma è l'unica che ci consente di entrare in comunicazione con Lui. A prescindere dalla fede religiosa o dalle opinioni praticate.


In studio, Padre Giulio Michelini, frate minore e Preside dell’Istituto Teologico di Assisi, e Marco Cossutto Morselli, Presidente della Federazione delle Amicizie ebraico-cristiane in Italia, presentano il libro “La Bibbia dell'Amicizia. Brani della Torah/Pentateuco commentati da ebrei e cristiani” 

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