martedì 12 novembre 2019

La grande Barca dell'Accoglienza sta navigando nel Bosco della Pace.


La grande Barca dell'Accoglienza
sta navigando nel Bosco della Pace.

Sabato 9 novembre 800 bambini e ragazzi del nido, delle scuole dell'infanzia, delle scuole primarie e del CDD di Rescalda e Rescaldina hanno portato i loro legnetti colorati e in due ore il telaio della Barca si è riempito di colori e di messaggi di pace e accoglienza.

Ora i messaggi di pace, di amore e di accoglienza dei bambini di Rescaldina partono dal Bosco della Pace per abbattere tutti i muri, quelli di cemento e acciaio e quelli dell'odio, dell'intolleranza e del razzismo che dividono gli uomini.

Tutto questo ha avuto origine da un progetto di Articolonove finalizzato all’educazione alla Pace rivolto a tutti i bambini e i ragazzi del paese. Educare ai diritti umani e alla cittadinanza democratica, al rispetto della natura e dell’ambiente, alla partecipazione civile, è un’esperienza significante nel cammino di una comunità.
La barca nel bosco della Pace, costruita in legno, è come un' “arca” che accoglie tante strisce di compensato disegnate e arricchite di messaggi dei bambini e ragazzi.

Importante è stata la lettura del racconto "La Zattera" scritto ed illustrato da Lucia Salemi che ha prodotto anche la realizzazione di un video con le voci di alcuni bambini delle classi quinte

Guarda il video

La barca, metafora dell’accoglienza e simbolo del rispetto per il creato, la vela dipinta dai bambini, evocano un segno di salvezza e di speranza utili a costruire un mondo migliore.

La data scelta per l’evento al bosco della Pace non è casuale, ha voluto richiamare anche la giornata contro i muri della vergogna, organizzata dalla “Tavola della Pace” in occasione del 30° anniversario della caduta del muro di Berlino. 
Ancora ci sono tanti altri muri spesso invisibili: dai muri della povertà e delle disuguaglianze, a quelli dell’indifferenza, ai muri dell’odio e dell’intolleranza.

Oggi più che mai, invece dei muri dobbiamo costruire fraternità, una fraternità universale.
[immagini e testo (parzialmente modificato) dalla pagina facebook Associazione Culturale Articolonove]





800 bimbi per costruire la barca della accoglienza a Rescaldina

Ottocento tasselli, ottocento colori, ottocento messaggi e ottocento bambini dietro ognuno di questi pezzetti di legno. Ottocento cose diverse che sono diventate una sola: la grande barca dell'accoglienza e della solidarietà. E' successo a Rescaldina per la creazione di quello che diventerà certamente uno dei simboli del bosco della pace: un'imbarcazione in legno, lunga 7 metri, alta 2 e larga 2,5 fatta con i messaggi dei bambini che frequentano le scuole del paese.

Il progetto è nato dall'associazione culturale Articolonove. E hanno aderito le scuole dell’infanzia e primarie di primo grado di Rescaldina, oltre ai piccoli del nido Wojtyla e i ragazzi del Centro Diurno Disabili (CDD). Sempre da loro verrà colorata la vela dell'imbarcazione.

«Abbiamo progettato questo intervento perché da anni lavoriamo con le scuole per l'educazione alla pace - spiega la vicepresidente di Articolonove Vittorina Cottica - Abbiamo scelto la barca come simbolo di accoglienza e solidarietà. E abbiamo deciso di metterla qui, nel bosco della pace, perché non è un bosco qualsiasi e la barca, per noi, non poteva che essere qui. Anche la data non è casuale: oggi è l'anniversario della caduta del muro di Berlino: speriamo che oggi, dopo la caduta dei muri di allora, non se ne costruiscano più. Oggi abbiamo anche altri muri da combattere: quelli dell'indifferenza, dell'intolleranza e psicologici».

Presenti alla manifestazione, oltre a centinaia di bambini e genitori, anche il sindaco Gilles Ielo e il vicesindaco Enrico Rudoni. «All'epoca della caduta del muro di Berlino io avevo 12 anni, quindi più o meno età di bambini che oggi stanno costruendo la barca. Non avevo grande coscienza di quanto stesse succedendo poichè ero piccolo, ma mi ricordo distintamente l'atmosfera di speranza che si respirava - ricorda il primo cittadino -. Trent'anni dopo un po' di quelle speranze sono state tradite. Non a caso oggi ci troviamo ancora a parlare di muri, non solo fisici, ma anche culturali. Abbatterli forse è più complesso, ma azioni come quella di oggi mi danno la stessa speranza di allora. Sono azioni che formano il primo elemento per una società che vive in pace. Anche la storia che hanno letto i bambini, con cinque persone su una barca che si dirigono verso casa, è significativa: vanno verso un luogo sicuro che è quello che stiamo cercando di costruire a Rescaldina: un posto in pace con rispetto della persona e dell'individuo. Significativo anche che la barca che stanno costruendo non abbia nè prua, nè poppa: va in entrambe le direzioni».

Al termine del pomeriggio di festa tutti i bimbi hanno potuto fare merenda grazie alla collaborazione dell'associazione Team Down.