domenica 6 ottobre 2019

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 48/2018-2019 (C) di Santino Coppolino


"Un cuore che ascolta - lev shomea"
Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)

Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino


Vangelo:

Lc 17,5-10


Per meglio comprendere i sei versetti del Vangelo di oggi, è bene leggere il cap.17 a partire dal primo versetto. Ci troviamo ancora alla mensa dove Gesù ha rivelato a scribi e farisei la misericordia del Padre (15,1ss) e ai suoi discepoli come viverla concretamente (cap.16). Ora, prima di intraprendere l'ultima parte del suo viaggio verso Gerusalemme, Gesù mostra come essa deve essere l'anima della sua Chiesa, "ad intra" e "ad extra". La comunità di Gesù non è, e non sarà mai, una setta di puri, di perfetti, di "santi" che vivono separati dai peccatori.
Il perdono che il Padre ci offre gratuitamente deve necessariamente essere vissuto «perdonandoci a vicenda, come anche Dio, in Cristo, ha perdonato a noi» (Ef 4,32). La comunità avverte però la sua incapacità a vivere la misericordia, si sente inadeguata al compito e domanda al Signore un supplemento di Fede. La Fede, però, non è tanto un dono che Dio ci fa e che può essere accresciuto, quanto piuttosto la risposta dell'uomo al Suo dono d'amore da donare ai fratelli. Il desiderio di Gesù è quello di trasformare dei servi obbedienti alla Legge in figli obbedienti al Padre, capaci di amare con un amore simile al Suo. Figli che appartengono al loro Padre come gli schiavi al loro padrone, «pienamente liberi di essere e di amare come Lui, suoi collaboratori, associati al suo ministero» (cit.). Essere «doùloi achreìoi», schiavi in-utili, discepoli che compiono il loro ministero senza un utile, senza un guadagno ma gratuitamente e per amore, solo per la gioia di somigliare al loro Signore, fonte eterna d'amore infinito.