domenica 14 luglio 2019

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 36/2018-2019 (C) di Santino Coppolino

"Un cuore che ascolta - lev shomea"
Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)

Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino


Vangelo:
Lc 10,25-37 



Il Comandamento dell'amore per Dio e per il prossimo è il cardine attorno al quale ruotano il Vangelo e tutta la Storia della Salvezza, la risposta alla domanda del dottore della Legge (e alla nostra) su cosa bisogna fare per ereditare la Vita, ossia per vivere la vita stessa del Padre. Esso "definisce la verità dell'uomo nella sua relazione con Dio, con gli altri e con se stessi" (cit.). E' un amore che non consente assolutamente tagli, sconti, compromessi e aggiustamenti di alcun genere, un amore "perfetto" cioè totale, che coinvolge ogni ambito dell'essere umano: il Cuore, cioè la coscienza con le decisioni vitali che prendiamo; la Vita, in ogni sua manifestazione; la Forza, che sono i beni materiali e spirituali; la Mente, cioè la capacità che abbiamo di sapere leggere dentro ogni situazione. I comandamenti sembrano, - in apparenza - essere due, ma in realtà è uno solo, inscindibile; per questo motivo l'autore della 1° lettera di Giovanni può dire: "Chi non ama il suo fratello che vede, non può amare Dio che non vede!" (1Gv 4,20). L'amore per Dio del Sacerdote e del Levita, che si palesa nel culto al Tempio e nella ricerca della purità rituale, sono una confezione vuota, anche se bella da vedere, un involucro colmo di gesti e di belle parole, ma senza alcun valore se non ci chiniamo sulle ferite dei fratelli per lasciarci coinvolgere da Gesù - il samaritano - usando loro misericordia. E la risposta di Gesù alla domanda del Dottore della Legge: "E chi è il mio prossimo?" è ancora più sorprendente: "Tu, fatti prossimo!"