mercoledì 24 luglio 2019

Papa Francesco scrive ad Asad - Chiede iniziative concrete per la popolazione

Papa Francesco scrive ad Asad -
 Chiede iniziative concrete per la popolazione

La lettera del Papa al dittatore Bashar Hafiz al-Asad e la scomparsa di Paolo Dall'Oglio
(a cura Redazione "Il sismografo")

Riceviamo e pubblichiamo volentieri
Cari amici,
il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, ieri nella breve ma molto chiara intervista concessa al sito VaticanNews, interpellato sui "prigionieri politici" in Siria ha risposto con coraggio e onestà e soprattutto senza nascondersi dietro retoriche diplomatiche, a questo punto del tutto inutili.
Il cardinale ha detto: "Sì, a Papa Francesco sta particolarmente a cuore anche la situazione dei prigionieri politici, ai quali – egli afferma – non si possono negare condizioni di umanità. Nel marzo 2018 l’Independent International Commission of Inquiry on the Syrian Arab Republic ha pubblicato una relazione a questo proposito, parlando di decine di migliaia di persone detenute arbitrariamente. A volte in carceri non ufficiali e in luoghi sconosciuti, essi subirebbero diverse forme di tortura senza avere alcuna assistenza legale né contatto con le loro famiglie. La relazione rileva che molti di essi purtroppo muoiono in carcere, mentre altri vengono sommariamente giustiziati."
Cari amici, mi conoscete e sapete quanto io, come tanti altri, da tanti anni portiamo nel cuore la sofferenza della mancanza del nostro caro padre Paolo Dall'Oglio, scomparso in Siria oltre sei anni fa perché, si dice, rapito da estremisti islamici vicini al gruppo al-Qāʿida. Vi ho scritto in passato per ragionare insieme a voi sul perché io ed altri non abbiamo mai creduto a questa versione. 
La nostra convinzione è un'altra e ci dice dal primo momento che nella la scomparsa di Paolo Dall'Oglio c'entra - e come! - il dittatore al-Assad e la sua feroce e oscura polizia politica, responsabile di migliaia di crimini orrendi.
Ecco perché leggendo questo passaggio, sopracitato, dell'intervista rilasciata dal cardinale Parolin, io ed altri abbiamo pensato a padre Dall'Oglio. A nostro avviso Paolo potrebbe essere stato protagonista involontario di una delle tante situazioni terribili che descrive il Segretario di Stato. 
Forse un giorno seguendo questa pista si potrà arrivare alla verità.
Intanto come ogni giorno offriamo le nostre preghiere per Paolo.
Grazie per il vostro lavoro.
Parigi, 23 luglio 2019 - e-mail firmato con preghiera di non diffondere il nome
Originale in francese. Traduzione "Il sismografo"



Continuano le azioni di guerra e i bombardamenti ai danni dei civili inermi: distrutte o chiuse decine di strutture sanitarie ad Idlib: Francesco fa recapitare dal cardinale Turkson una sua lettera per il Presidente siriano

Protezione della vita dei civili, stop alla catastrofe umanitaria nella regione di Idlib, iniziative concrete per un rientro in sicurezza degli sfollati, rilascio dei detenuti e l’accesso per le famiglie alle informazioni sui loro cari, condizioni di umanità per i detenuti politici. Insieme a un rinnovato appello per la ripresa del dialogo e del negoziato con il coinvolgimento della comunità internazionale. Sono queste le preoccupazioni e le richieste concrete contenute in una lettera che Papa Francesco ha voluto indirizzare al Presidente siriano Bashar Hafez al-Assad. La missiva del Pontefice, che porta la data del 28 giugno scorso, è stata recapitata in queste ore dal cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, Prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale. Il porporato, latore del documento scritto in lingua inglese, era accompagnato dal Rev. P. Nicola Riccardi, O.F.M., Sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale, e dal cardinale Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria. Sul contenuto e gli scopi della lettera Vatican News ha intervistato il Segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, primo collaboratore del Pontefice.


Guarda il servizio di Tg2000
Siria, Papa Francesco invia lettera ad Assad per tutelare i civili



Dall’inizio del Pontificato, Papa Francesco ha levato la sua voce per la Siria, facendosi interprete del dolore di un popolo sofferente, chiedendo l’intervento della comunità internazionale per far cessare le armi, offrendo aiuto concreto ai rifugiati e lodando l’impegno di alcuni Paesi in loro favore



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SCHEDA/Siria, una delle più grandi crisi umanitarie