Omelia di p. Aurelio Antista
Fraternità Carmelitana
di Barcellona Pozzo di Gotto
- Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo (C) -
23.06.2019
Basilica San Sebastiano
Basilica San Sebastiano
Barcellona PdG
La celebrazione e la processione Eucaristica a livello vicariale sono state presiedute da p. Aurelio Antista ocarm che il prossimo 10 luglio festeggerà il 50° anniversario di ordinazione presbiterale.
… Tutti sappiamo che ogni celebrazione eucaristica è rendimento di grazie al Signore per tutti i suoi doni, ma la celebrazione eucaristica è soprattutto memoriale, cioè ricordo vivo e attualizzante dell'ultima cena di Gesù con i suoi discepoli ... Al rito della Pasqua ebraica Gesù aggiunge delle parole che cambiano tutto, parole con cui identifica la sua persona con quelle offerte, parole che indicano che è Lui stesso che si offre ... tutto per Gesù è dono e servizio d'amore reso ai fratelli, nulla Egli trattiene per sé ... Il pane spezzato e il vino versato esprimono l'obbedienza di Gesù al progetto del Padre e la sua consacrazione ad un servizio d'amore per tutti gli uomini, per tutti noi. E alla fine della cena pasquale Gesù dice una parola importante, anzi un comando: "Fate questo in memoria di me", fate della vostra vita un dono, fate della vostra vita un servizio d'amore a Dio e ai fratelli. ...
Purtroppo però dobbiamo riconoscere che spesso le celebrazioni nelle nostre chiese rischiano di essere soltanto dei riti ... e non incidono nella vita concreta ...
Come comunità cristiana, che ogni domenica celebriamo l'Eucaristia, non possiamo chiudere gli occhi difronte al fenomeno dell'immigrazione, che è diventata una tragedia umanitaria; infatti l'Eucaristia ci chiama ad assumere una responsabilità eucaristica che consiste nella continua ricerca di nuove forme di solidarietà e di fraternità verso questa gente che fugge dalla guerra, dagli stenti, dalla fame. Pertanto la domenica noi non possiamo celebrare l'Eucaristia e al tempo stesso coltivare pensieri di ostracismo o compiere gesti di disumanità verso i migranti che muoiono di fame, non solo per mancanza di pane o di acqua, ma anche perché noi non riconosciamo loro nemmeno la dignità di esseri umani come noi ...
Purtroppo però dobbiamo riconoscere che spesso le celebrazioni nelle nostre chiese rischiano di essere soltanto dei riti ... e non incidono nella vita concreta ...
Come comunità cristiana, che ogni domenica celebriamo l'Eucaristia, non possiamo chiudere gli occhi difronte al fenomeno dell'immigrazione, che è diventata una tragedia umanitaria; infatti l'Eucaristia ci chiama ad assumere una responsabilità eucaristica che consiste nella continua ricerca di nuove forme di solidarietà e di fraternità verso questa gente che fugge dalla guerra, dagli stenti, dalla fame. Pertanto la domenica noi non possiamo celebrare l'Eucaristia e al tempo stesso coltivare pensieri di ostracismo o compiere gesti di disumanità verso i migranti che muoiono di fame, non solo per mancanza di pane o di acqua, ma anche perché noi non riconosciamo loro nemmeno la dignità di esseri umani come noi ...
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