mercoledì 12 giugno 2019

12 giugno 2019 - La Giornata contro il lavoro minorile ·Nel mondo sfruttati 152 milioni di bambini

12 giugno 2019
La Giornata contro il lavoro minorile ·
Nel mondo sfruttati
152 milioni di bambini






Vivono in zone di guerra, sono vittime del lavoro minorile, non godono di necessaria sussistenza: l'organo delle Nazioni Unite manifesta preoccupazione per lo stato dei bambini. 
Ci vogliono più fondi e investimenti, maggiore controllo e un potenziamento dell'istruzione a livello globale In Italia il numero supera ormai le 300mila unità.
“Io credo che i bambini nel mondo debbano essere liberi di crescere e diventare adulti, in salute, pace e dignità.” (Nelson Mandela)

Se vivessero tutti in un unico paese costituirebbero il nono stato più popoloso al mondo, più del doppio dell’Italia, più grande anche della Russia: sono i 152 milioni di minori tra i 5 e i 17 anni, uno su 10 al mondo, vittime di sfruttamento lavorativo. Di questi, quasi la metà — 73 milioni — costretti a svolgere lavori duri e pericolosi, che ne mettono a grave rischio la salute e la sicurezza, con gravi ripercussioni anche dal punto di vista psicologico. Sessantaquattro milioni di bambine e 88 milioni di bambini, sottolinea l’organizzazione “Save the Children” alla vigilia della Giornata mondiale contro il lavoro minorile, che si vedono sottrarre l’infanzia alla quale hanno diritto, allontanati dalla scuola e dallo studio, privati della protezione di cui hanno bisogno e dell’opportunità di costruirsi il futuro che sognano. In più di 7 su 10 vengono impiegati in agricoltura, mentre il restante 29 per cento lavora nel settore dei servizi (17 per cento) o nell’industria, miniere comprese (12 per cento). Una piaga che secondo Save the children non risparmia i paesi considerati più avanzati sotto l’aspetto della tutela dei diritti. In Italia, per esempio, solo negli ultimi due anni, sono stati accertati più di 480 casi di illeciti riguardanti l’occupazione irregolare di bambini e adolescenti, sia italiani che stranieri. Un numero, tuttavia, senza dubbio sottostimato a causa della mancanza di una rilevazione sistematica in grado di definire i contorni del fenomeno. Basti pensare che secondo l’ultima indagine sul lavoro minorile in Italia, i minori tra i 7 e i 15 anni coinvolti nel fenomeno erano stimati in 260.000, più di 1 su 20 tra i bambini e gli adolescenti della loro età. Nonostante i progressi significativi compiuti negli ultimi 20 anni, il mondo è ancora lontano dal raggiungere l’obiettivo di sradicare ogni forma di lavoro minorile entro il 2025, come previsto negli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
(Fonte: Osservatore Romano)

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Il rapporto Save the Children

"In Italia si uspicano maggiori attività didattiche di potenziamento e recupero in ogni istituto scolastico al fine di ridurre la dispersione scolastica e abbattere la cultura dell’illegalità, sottraendo alla criminalità organizzata nuova potenziale manovalanza”.
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Comunicato del Coordinamento Docenti Diritti Umani