lunedì 15 aprile 2019

Verso la Pasqua guidati dal Cardinale Martini - Il Mistero della Croce

Verso la Pasqua guidati dal Cardinale Martini

Il Mistero della Croce 
di Carlo Maria Martini

Le parole di un profeta sono sempre attuali... Dopo che la liturgia ieri ci ha fatto ascoltare la lettura della Passione e morte di Gesù, in questo primo giorno della Settimana Santa riproponiamo una riflessione del compianto cardinale Carlo Maria Martini.

La Passione di Cristo passa oggi per le case di tanti che soffrono: dei disoccupati, di coloro che pensano all’avvenire con crescente timore, dei sequestrati ancora attesi con ansia e afflizione, di coloro che furono vittime di una violenza assurda e spietata.
Ma passa anche per le case degli anziani, spremuti delle loro energie e messi da parte, in solitudine – e quanti di essi si lamentano con sofferenza di questa solitudine! –; passa per le case di coloro che attendono giustizia senza riuscire ad ottenerla, di quanti hanno dovuto, per qualunque motivo, abbandonare una patria, senza riuscire a trovarne una nuova, o a sentirsi accolti, che forse non hanno neppure una casa, e stanno magari vicino a noi.

Il mistero della croce si rinnova in tutti coloro che si sentono esclusi e che la nostra società fa sentire come tali, come gli handicappati, o coloro a cui vengono indicate vie d’uscita che sono soluzione di morte: drogati, disadattati, carcerati, che anche nei luoghi che dovrebbero essere di espiazione ma anche di redenzione, rimangono vittime di un clima di violenza e di morte, che in passato hanno o possono aver contribuito a creare.

Passa infine, questa Passione e questa sofferenza, per il cuore di tutti coloro che pensano che il loro sacrificio e la loro fedeltà al dovere quotidiano sia inutile, incompresa, e di questo dovere cadono vittime.

Ci sembra impossibile alle volte, leggendo i giornali, pensare che uomini tanto piccoli possano fare nel mondo un male tanto grande, eppure se ascoltiamo la lettura della Passione non è un sentimento diverso quello che ci sentiamo nascere dentro.

La Passione del Signore ci insegna non solo ad accorgerci anche di chi soffre, non solo a soccorrerlo, ma anche ad uscire dalla logica della violenza che sembra perpetuarsi nel cuore dell’uomo e della storia dell’umanità.

Un gesto di perdono e di preghiera come quello di Cristo morente e che altri ai nostri giorni cercano di rendere vivo ed operante, è una buona novella che ci aiuta a credere che il mistero del Venerdì Santo conosce ancora e sempre l’alba del giorno di Pasqua e che il Cristo non vuole aver oggi altre mani che le nostre per avere cura dei nostri fratelli.
+Cardinale Carlo Maria Martini

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