Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino
Vangelo: Lc 6,39-45
La misericordia, accolta e donata ai fratelli, è l'unica strada percorribile, l'unica via che conduce a salvezza, perché fa di noi <<figli dell'Altissimo>>. Chi predica o insegna a fare diversamente è un falso maestro, un discepolo cieco che non ha mai fatto esperienza della Grazia del Padre e pretende di guidare altri sulla via della giustizia, guida cieca per altri ciechi verso il baratro della perdizione.
<<Cieco è quindi quel discepolo che non ha mai fatto esperienza della misericordia, per questo il suo agire è senza misericordia>>(cit.). Siamo giudici severi e implacabili verso tutti fuorché noi stessi, discepoli dal cuore duro come la roccia, piante la cui cattiveria è riconoscibile dai frutti che hanno sapore di morte. E' la mancanza di misericordia il germoglio marcio del nostro albero cattivo. Proprio a causa dei frutti immangiabili che produciamo, siamo chiamati a prendere coscienza di ciò riconoscendoci alberi cattivi per finalmente <<accogliere l'innesto dell'unico legno buono: l'albero della misericordia del Padre, che è la croce di suo Figlio>>(cit.). Altre presunte vie di salvezza sono strade senza uscita che ci fanno smarrire l'unico sentiero percorribile: quello della misericordia.