venerdì 1 marzo 2019

Preghiera e lotta alla tratta Le donne chiamano il mondo

Preghiera e lotta alla tratta
Le donne chiamano il mondo

Oggi anche in Italia si celebra la Giornata mondiale di preghiera (Gmp), un evento ecumenico organizzato dalle donne che abbraccia il mondo in un respiro di pace e di unità.

«Venite, tutto è pronto» è l’invito della liturgia preparata per il 2019 dalle donne della Slovenia e tradotta in ogni Paese dai locali comitati nazionali. 
Così in Italia dove la traduzione e la distribuzione dei sussidi in tutta la penisola sono curate da un gruppo interconfessionale in cui operano donne delle Chiese cattolica, metodista, evangelica luterana, valdese, avventista del 7° giorno, ortodossa del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, Esercito della Salvezza. Dal nord al sud dell’Italia ci si riunirà nelle chiese e nelle sale delle comunità – l’invito è rivolto anche agli uomini – ascoltando la Parola, riflettendo, cantando e condividendo i cibi preparati. 
La Giornata è anche l’occasione per offrirsi ospitalità tra diverse chiese e fare una sorta di scambio di pulpito per il momento della meditazione, che naturalmente è a voce femminile. 

Il logo della Giornata 2019, desunto da un dipinto della pittrice slovena Rezka Arnuš, negli ultimi 18 anni ipovedente, presenta un tavolo con elementi tipici: l’uva dei vigneti locali; la potica, dolce nazionale; un garofano, simbolo della Slovenia; un cuore fatto con il miele delle api di Carniola. Sopra, giri di danza di donne nei costumi tradizionali; sotto, donne in diverse situazioni che rispondono all’invito al banchetto contenuto nella parabola narrata nel Vangelo di Luca (14, 15-24).

Nella preghiera comune si esprime gratitudine a Dio per la terra slovena: l’abbondanza di acqua, le pianure della Pannonia, i boschi rigogliosi, i frutti dei vigneti e dei campi, le montagne innevate, le grotte del Carso, uno splendido mare. E ancora, per la forza che ha aiutato il popolo a superare le difficoltà in diversi periodi della sua storia, dalle due guerre mondiali alla dissoluzione della Yugoslavia; per la crescita delle relazioni ecumeniche e interreligiose, per l’apporto dei nonni al benessere delle famiglie. Al contempo si chiede perdono per la scarsa accoglienza nei confronti di chi fugge dalla guerra e dalla miseria, per l’esclusione sociale delle minoranze, per l’abuso di alcol che causa violenze. Il gesto di Dio che imbandisce la sua tavola per tutte e tutti spinge ad aprire il cuore, la mente e le mani verso chi si trova nel disagio. 

Rispondendo al motto “Informarsi per pregare, pregare per agire”, si raccoglie ogni anno una colletta destinata a realizzare progetti di solidarietà. Nel 2019 la raccolta sarà devoluta a favore delle donne vittime della tratta in Slovenia che desiderano uscirne. Destinatario è il Centro di lotta contro il traffico di esseri umani che aiuta donne che hanno subito prostituzione coatta a reinserirsi nella società. Il programma prevede cure mediche, consulenza psicologica, formazione professionale in diversi ambiti e assistenza nell’iter burocratico per ottenere un permesso di soggiorno di lungo periodo.
(fonte: Avvenire, articolo di di Laura Caffagnini 01/03/2019)