venerdì 1 marzo 2019

Appello: No a una nuova legge sulla legittima difesa illimitata

Appello: No a una nuova legge
sulla legittima difesa illimitata


L’appello lanciato da “Antigone” e “Archivio Disarmo” affinché il Parlamento non approvi la proposta di riforma della legge sulla legittima difesa.




“Nel nome della legalità penale e Costituzionale, della ragionevolezza. 
Contro la proliferazione delle armi”

Investigatori, magistrati, giuristi ed esperti concordano sul fatto che non vi è alcuna necessità di una nuova legge sulla legittima difesa. La proposta attualmente in discussione vorrebbe eliminare definitivamente il principio di proporzionalità tra il bene minacciato dall’autore del reato e il bene offeso.

Vorrebbe assicurare una sorta di immunità a chi usa le armi contro un presunto ladro. Si tratta di una grave forzatura della legge. Il principio di proporzionalità ha una sua origine costituzionale. Non si possono mettere sullo stesso piano la vita e la proprietà privata.
La proposta mira poi a evitare l’intervento del giudice. L’azione giudiziaria è obbligatoria, non si può impedirne l’avvio sulla base di una presunzione di innocenza di chi uccide una persona. È il giudice a dovere sempre verificare i fatti. Il suo intervento è ineliminabile: in un paese democratico solo un giudice può verificare l’esistenza effettiva di un’intrusione e accertarsi dell’identità e del ruolo della persona uccisa.

Noi che crediamo nello Stato di diritto, nella gerarchia costituzionale dei valori e dei beni da proteggere, nel ruolo di garante della sicurezza delle forze dell’ordine e nell’indipendenza della magistratura, invitiamo tutti i parlamentari a non votare questa proposta che va a modificare, fra l’altro, una legge già cambiata nel recente 2006.

Così com’è concepita, la riforma della legittima difesa metterà a rischio la sicurezza di tutti determinando un aumento esponenziale delle armi in circolazione e una conseguente maggiore probabilità del loro uso. Una silenziosa corsa dei cittadini ad armarsi individualmente non è la soluzione. Come dimostra l’esperienza degli Stati Uniti, la diffusione delle armi da difesa personale non fa altro che diffondere il senso di insicurezza e di sfiducia nelle Istituzioni.

Hanno aderito:

Archivio Disarmo
Associazione Antigone
Associazione 21 Luglio
Associazione Luca Coscioni
Associazione Beati I Costruttori Di Pace
A Buon Diritto
Arci Nazionale
Cospe
Cittadinanza Attiva
Cittadini del Mondo
Fiom-Cgil
Forum droghe
Fuoriluogo
K_Alma
Lasciatecientrare
Lunaria
Mir Nazionale
Movimento Nonviolento
Noi Siamo Chiesa
OPAL (Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza)
Pax Christi Italia
Progetto Diritti onlus
Radicali Italiani
Reorient onlus
Rete Italiana Disarmo
Un Ponte Per...

Gaetano Azzariti (professore ordinario di Diritto Costituzionale, Università di Roma – La Sapienza)
Marzio Barbagli (professore emerito di Sociologia, Università di Bologna)
Don Luigi Ciotti (presidente di Libera)
Lucia De Sanctis e Valentina Franchi (Associazione Mestizaje)
Riccardo De Vito (presidente di Magistratura Democratica)
Luigi Ferrajoli (ex magistrato, giurista, professore emerito di Filosofia del diritto – Università Roma Tre)
Luisa Morgantini (presidente di Assopace Palestina, già vicepresidente del Parlamento Europeo)
Elio Pagani (obiettore alla produzione militare)
Alex Zanotelli (missionario comboniano)