domenica 16 dicembre 2018

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 4/2018-2019 (C) di Santino Coppolino

"Un cuore che ascolta - lev shomea"
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)

Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino


Vangelo: Lc 3,10-18



<<Cosa dunque faremo?>> è la domanda delle folle al Battista, identica a quella delle folle nel giorno di Pentecoste (At 2,37), domanda che precede le proposta di un itinerario battesimale di conversione. Giovanni Battista si inserisce pienamente nella scia dei profeti per un itinerario di conversione nella fraternità, nella giustizia e nella condivisione dei beni. Stigmatizza l'economia dell'accumulo e del possesso dei beni che genera ingiustizia davanti a Dio e agli uomini, perché venga riattivato il circolo virtuoso del dono e della misericordia. E come la manna, che se viene accumulata marcisce (Es 16,20), così l'accumulo dei beni è la causa diretta della sofferenza e della morte dei poveri. <<Quando Israele si prostituiva all'idolo del possesso esclusivo dei beni, perdeva il dono della terra e imboccava la via dell'esilio>> ( cit.). Questo deve servire da monito per la nostra società escludente, egoista ed idolatra, sorda al grido dei poveri che bussano alla nostra porta. Come credenti rivendichiamo con forza le nostre radici cristiane (il più delle volte per rivendicare privilegi), ma in realtà siamo lontani dalle dinamiche del Regno. Non come figli di un Dio che è Provvidenza e Misericordia, ma come servi di un sistema oppressore, ingiusto e violento, come  <<figli del serpente>> ( 3,7), dispensatori di sofferenze e di morte, incapaci di preparare la via davanti al volto del Signore che viene.