domenica 25 novembre 2018

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 52/2017-2018 (B) di Santino Coppolino

"Un cuore che ascolta - lev shomea"
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino


Vangelo: 
Gv 18,33-37



Terminato il processo davanti ai capi religiosi, Gesù viene consegnato a Pilato, rappresentante del potere romano, perché ne esegua la condanna a morte da loro già decisa. Contro il Figlio di Dio si sono riuniti e coalizzati tutti i potenti per accusarlo ed eliminarlo - quasi fosse un corpo estraneo - condannandolo a morte. Il tema della pericope è la regalità universale di Gesù ma sappiamo bene che chi osa farsi re è reo di morte. La sua è una strana regalità, una regalità da burla, troppo fragile, troppo debole e indifesa, per essere presa sul serio, non certamente come quelle di questo mondo. 
Egli è venuto nel mondo non per dominare ma per servire, non per opprimere ma per dare libertà all'uomo, non con la violenza delle armi ma con l'amore incondizionato verso tutti, anche verso il nemico. Alla richiesta di Pilato che gli domanda che cosa ha fatto di male per comparire dinanzi a lui, risponde l'intera esistenza di Gesù, che è stata la manifestazione vivente e visibile dell'amore del Padre verso tutti i suoi figli, a cominciare dai figli perduti. La regalità di Gesù è la regalità del Padre che da sempre dona al mondo ciò che è: Amore incondizionato e Vita Eterna. Questo è l'unica maniera che Gesù ha di regnare, il suo unico potere è lavare i piedi ai fratelli, la sua dignità è essere in mezzo ai suoi come colui che serve, per Amore. Questi sono i segni visibili della sua divina regalità, che risplenderà in pienezza dall'alto della croce attirandoci tutti a sé.