sabato 1 settembre 2018

1° settembre 2018 13ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato

13ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato
1° settembre 2018

Sabato 1° settembre ricorre la quarta Giornata Mondiale di Preghiera per la cura del creato, che celebriamo in unione con i fratelli e le sorelle ortodossi e con l’adesione di altre Chiese e Comunità cristiane.


Nel Messaggio di quest’anno desidero richiamare l’attenzione sulla questione dell’acqua, bene primario da tutelare e da mettere a disposizione di tutti.

Sono grato per le diverse iniziative che in vari luoghi le Chiese particolari, gli Istituti di vita consacrata e le aggregazioni ecclesiali hanno predisposto. Invito tutti a unirsi in preghiera, sabato, per la nostra casa comune, per la cura della nostra casa comune.

Coltivare l’alleanza con la terra

“’Finché durerà la terra, seme e mèsse, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte, non cesseranno’ (Gen. 8, 22). Con queste parole la Scrittura indica nell’alternanza dei tempi e delle stagioni un segno di quella stabilità del reale, che è garantita dalla fedeltà di Dio”. Così i Vescovi italiani nel Messaggio per la 13ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato che si celebra il 1° settembre 2018.
Nel Messaggio si mette in rilievo come oggi ci si senta talvolta “come se tale alleanza fosse intaccata”: dalle devastazioni dei fenomeni atmosferici a causa del cambiamento climatico all’inquinamento diffuso. Per questo “talvolta si fa strada un senso di impotenza e di disperazione, come fossimo di fronte ad un degrado inevitabile della nostra terra”.
Ricordando l’incoraggiamento che arriva dall’Enciclica “Laudato si'”, i Vescovi richiamano a “un’attiva opera di prevenzione”, attenti a ritrovare la “prospettiva pastorale” “nella presa in carico solidale delle fragilità ambientali di fronte agli impatti del mutamento, in una prospettiva di cura integrale. Occorre ritrovare il legame tra la cura dei territori e quella del popolo”.
Una sfida, conclude il documento, da affrontare “in orizzonte ecumenico”: “È importante operare assieme, perché possiamo tornare ad abitare la terra nel segno dell’arcobaleno, illuminati dal “Vangelo della creazione””.




L’acqua al centro della Giornata di preghiera per il Creato
Presentato in Sala stampa vaticana il tema della Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, che si celebra sabato insieme alla Chiesa ortodossa. Domani l’incontro ecumenico di Assisi con i rappresentanti di diverse confessioni cristiane.


È l’acqua la parola chiave della IV Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato che si celebra domani, sabato primo settembre. A presentare questa mattina in Sala stampa vaticana il tema dell’iniziativa ecumenica, istituita da Papa Francesco il 10 agosto 2015, è stato mons. Bruno Marie Duffé, segretario del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, il quale ha voluto porre i riflettori sui 600 milioni di persone che nel mondo non hanno accesso all’acqua potabile.

L’acqua diritto umano

“Il mare, gli oceani, l’acqua” secondo il presule chiamano tutti "a pensare alla fraternità". L’accesso all’acqua è infatti “il primo dei diritti umani”, afferma ancora il segretario del Dicastero, “è un invito a dire io credo, io curo, io spero, io amo la vita e il mio fratello”. Il mare però è diventato anche luogo di morte e disperazione per migranti rifugiati. La Giornata di domani pertanto è un invito a ripensare “la fraternità e la solidarietà con i quattro verbi indicati da Papa Francesco: accogliere, proteggere, promuovere e integrare”.

La lotta alla desertificazione

In Sala stampa era presente anche mons. Segundo Tejado Munoz, sotto segretario del Dicastero per lo Sviluppo umano integrale. Mons. Tejado, come responsabile della Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel, ha parlato degli effetti della desertificazione in Africa e degli aiuti concreti portati dai missionari alla popolazioni più povere, tramite la costruzione di nuovi pozzi e strutture per l’irrigazione.

Marittimi sensibilizzati alla cura delle risorse marine 

Infine padre Bruno Cicero, direttore dell’Apostolato del Mare, ha raccontato del lavoro di sensibilizzazione portato avanti con i marittimi e pescatori. Tutti coloro che traggono profitto dal mare sono infatti chiamati a tutelare questa risorsa dall’inquinamento. “Noi aiutiamo le popolazioni che vivono con il mare a proteggere i loro diritti – ha spiegato padre Cicero - ma anche conservare le acque per le generazioni future”.


In occasione della quarta Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato, istituita da Papa Francesco il 10 agosto 2015, Assisi accoglierà cristiani di tutto il mondo per la prima preghiera ecumenica per la tutela e la salvaguardia della creazione

Vogliamo riflettere “sulla necessità della nostra conversione ecologica” e dare un segnale comune, un “messaggio forte” per sollecitare tutti, in primo luogo i cristiani, nella tutela dell’ambiente, la nostra “casa comune”. Con queste parole Cecilia Dall’Oglio, direttrice dei programmi europei del Movimento cattolico mondiale per il clima, presenta la prima preghiera ecumenica per il Creato, tra il 31 agosto e il primo settembre ad Assisi. L’evento si incastona tra le iniziative del Tempo del Creato, tra il 1 settembre, Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato, e il 4 ottobre, festa di san Francesco d’Assisi, fondatore dell’Ordine francescano e patrono d’Italia. Il tema 2018 è: “Camminare insieme”. La preghiera ecumenica costituirà anche l’avvio del pellegrinaggio “Il Sentiero di Francesco” da Assisi a Gubbio, attraverso cui lo “Spirito di Francesco” giungerà in pellegrinaggio fino in Polonia, a Katowice, sede della Conferenza internazionale sul clima COP 24 delle Nazioni Unite, appuntamento cruciale per la reale implementazione dell’Accordo di Parigi.
Uniti per difendere la creazione

Il Tempo del Creato è una celebrazione annuale di preghiera e azione per proteggere la “casa dell’umanità”, celebrato da migliaia di cristiani in tutto il mondo. Quest’anno, tra le tante iniziative, nelle Filippine il card. Luis Antonio Tagle celebrerà una Messa per la Creazione; in Svizzera, si terrà un servizio eucaristico anglicano presso un corso d’acqua inquinato; negli Stati Uniti, alcune religiose pregheranno nelle vicinanze di una zona radioattiva. “Noi crediamo che questa cura del Creato”, insiste Cecilia Dall’Oglio, “non debba essere posticipata in alcun modo, che sia un appello urgente all’azione perché vediamo ogni giorno sotto i nostri occhi gli effetti devastanti del degrado ambientale”. Il Movimento cattolico mondiale per il clima è una coalizione di oltre 650 organizzazioni cattoliche da tutto il mondo, impegnate a vivere la Lettera enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, promuovendo un impegno reale, che passa attraverso la trasformazione degli stili di vita e politiche coraggiose, capaci di invertire il processo di degrado in corso. Per sottolineare ulteriormente la chiamata all’unità tra le fedi cristiane alla luce dell’attuale crisi ecologica, il primo settembre ad Assisi sarà rilasciata una Dichiarazione ecumenica congiunta, con una speciale attenzione “ai più vulnerabili”. Vogliamo “metterci in movimento, rischiare qualcosa perché le nostre comunità vivano questa attenzione agli ultimi”, conclude Cecilia Dall’Oglio, “abbiano quello sguardo, quell’ascolto della Chiesa in uscita, per una testimonianza di prossimità nei luoghi dove operano”.
Leggi tutto e ascolta l'intervista a Cecilia Dall’Oglio: Assisi ospita la prima preghiera ecumenica per il Creato