lunedì 25 giugno 2018

Decisa presa di posizione a Milano del Consiglio pastorale diocesano con l’Arcivescovo mons. Mario Delpini su quanto sta avvenendo nel Mediterraneo, in Italia e in Europa


Migranti, inquietudine e disagio

Il testo, firmato dal Consiglio pastorale diocesano con l’Arcivescovo mons. Mario Delpini, esprime grande preoccupazione per le vicende di queste ultime settimane. «Vorremmo che nessuno rimanga indifferente, che nessuno dorma tranquillo, che nessuno si sottragga a una preghiera, che nessuno declini le sue responsabilità»


Nella sessione del Consiglio Pastorale Diocesano, riunito per svolgere il ruolo di assemblea sinodale per il Sinodo Minore “La chiesa dalle genti. Responsabilità e prospettive”, è emerso un condiviso disagio per vicende su cui la cronaca quotidiana attira l’attenzione e suscita emozioni e reazioni in tutti gli italiani.

Che cosa sta succedendo nel Mediterraneo, in Italia e in Europa? I cristiani che sono cittadini italiani vorrebbero sapere, vorrebbero capire. Può bastare un titolo di giornale per leggere una situazione? Può bastare uno slogan per giustificare una decisione? Pensiamo di aver diritto a una informazione comprensibile, pacata, argomentata.

Quello che succede, nel Mediterraneo, in Italia e in Europa può lasciare indifferenti i cristiani? Possono i cristiani stare tranquilli e ignorare i drammi che si svolgono sotto i loro occhi? Possono coloro che partecipano alla Messa della domenica essere muti e sordi di fronte al dramma di tanti poveri, che sono, per i discepoli del Signore, fratelli e sorelle? Gli innumerevoli gesti di solidarietà, la straordinaria generosità delle nostre comunità può consentire di «avere la coscienza a posto» mentre intorno a noi c’è gente che soffre troppo, che fa troppa fatica, che paga a troppo caro prezzo una speranza di libertà e di benessere?

Di fronte al fenomeno tanto complesso della mobilità umana, delle migrazioni, delle tragedie che convincono ad affrontare qualsiasi pericolo e sofferenza pur di scappare dal proprio paese, la comunità internazionale, l’Europa, l’Italia possono rassegnarsi all’impotenza, a interventi maldestri, a logorarsi in discussioni e contenziosi, mentre uomini e donne, bambini e bambine muoiono in mare, vittime di mercanti di esseri umani?
I governanti che i cittadini italiani hanno eletto possono sottrarsi al compito di spiegare quello che stanno facendo, di argomentare di fronte ai cittadini il loro progetto politico, che onori la Costituzione, la tradizione del popolo italiano, i sentimenti della nostra gente?

Ecco: il Consiglio Pastorale Diocesano insieme con il Vescovo vuole condividere il disagio che prova, le domande che sorgono, l’urgenza di interventi, iniziative, parole che dicano speranze di futuro e passi di civiltà.
Vorremmo che nessuno rimanga indifferente, che nessuno dorma tranquillo, che nessuno si sottragga a una preghiera, che nessuno declini le sue responsabilità.

Il consiglio pastorale diocesano con l’Arcivescovo mons. Mario Delpini
Truggio, 24 Giugno 2018

L'arcivescovo Delpini è intervenuto sabato 23 giugno durante la festa di "Ricetta Milano", la maxi tavolata multietnica al parco Sempione con parole di benedizione sottolineando gli aspetti positivi: 
"I cristiani usano invocare la benedizione di Dio sulle pietanze e sui commensali. Benedetta sei tu Milano per il sole, per il cielo, per la tua gente, per i multicolori volti della tua gente, perché hai tanti luoghi dove la gente si incontra e può far festa, perché sei capace di operare con efficienza e solidarietà. Per la folla sterminata che si dedica a far del bene dentro le istituzioni e nel volontariato, per le tue chiese, per la pluralità delle confessioni e delle religioni che cercano di essere assieme, perché sei capace di dar da mangiare a tutti quelli che arrivano, per la qualità del tuo cibo, per l'intensità della tua cultura, perché dai voce a chi non ha voce e vieni in soccorso a chi non ha soccorso. Io sono qui per dire la benedizione di Dio su tutti coloro che fanno il bene".

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