domenica 25 marzo 2018

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 17/2017-2018 (B) di Santino Coppolino



"Un cuore che ascolta - lev shomea"
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino


Vangelo:   Mc 14,1-15,47  




Gesù è ormai giunto alla sua tappa finale. L'appello rivolto ai discepoli a stare con gli occhi bene aperti per comprendere veramente chi è il Figlio dell'uomo è rivolto anche a noi. Solo identificandosi totalmente con il <<  servo sofferente  >>, abbandonato e incompreso da tutti, egli si potrà manifestare pienamente come Figlio di Dio. Questa è la rivelazione piena, chiara e inequivocabile di Gesù, che si propone a noi: il Cristo, il Figlio di Dio, è il povero Gesù Crocifisso. Questa rivelazione della Gloria di Dio nella sua estrema ignominia è il mistero di Gesù. E' la follia della croce, lo scandalo del Dio crocifisso, il mistero dell'amore di Dio per l'uomo. Amore confitto ma non sconfitto che ci attira a sé graziandoci, che squarcia << il velo del tempio dall'alto in basso >>( 15,38) annullando di fatto la separazione tra Dio e i suoi figli. Una parabola talmudica del III secolo d.C. così recita:  <<  Ad un generale le sue legioni gettarono addosso il mantello di porpora (eleggendolo così loro Cesare). E lui cosa fece ? Condonò i tributi arretrati, distrusse i documenti che certificavano i debiti, condusse via le legioni e quel giorno fu detto "INIZIO DELLA SUA SIGNORIA". Così fece Dio quando Israele gli rese omaggio con le mani alzate: condonò loro ciò che rimaneva della schiavitù, distrusse i documenti, li portò fuori dall'Egitto,  ed allora ebbe inizio la Sua Signoria.  >> ( Shalom Ben Chorin ). 
Così fece Dio Padre, dopo che il Figlio Gesù consegnò la sua vita nelle mani dell'uomo, << annullando con il suo sacrificio il peccato dell'uomo in se stesso >> (Eb 9,26).