domenica 25 febbraio 2018

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 13/2017-2018 (B) di Santino Coppolino

"Un cuore che ascolta - lev shomea"
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino


Vangelo: 
Mc 9,2-10





Il brano del Vangelo di questa seconda Domenica di Quaresima, sottolinea e sigilla la precedente "sezione dei pani" (6,30-8,21) e la rivelazione di Gesù, Messia come "servo sofferente" (8,27-38) fatta a Pietro. Il Pane spezzato e condiviso, che è Gesù stesso, è il vero nutrimento per la vita dei discepoli, perché << non vengano meno >> (8,3) nella traversata del burrascoso mare della vita e non diventino preda dello scoraggiamento di fronte alla morte terribile e infamante che Gesù deve affrontare a Gerusalemme. Nella piena consapevolezza di ciò che sta per accadergli, Gesù prende con sé Pietro, Giacomo e Giovanni, che rappresentano le Chiese del tempo, perché facciano una personale esperienza della sua realtà, della sua Vita Divina. Pietro (come anche gli altri) continua a non comprendere chi è Gesù: vuole fare tre tende (richiamo alla festa di Sukkot quando doveva, secondo la tradizione, rivelarsi il Messia) perché pretende che Gesù si manifesti subito al mondo. Veramente non sa quello che dice. Ciò che hanno ascoltato, contemplato ed adorato, potrà essere narrato solo dopo la passione, morte e resurrezione del Signore. Elia, Mosè, le vesti splendenti, la nube e la voce sono il sigillo del Padre sulla vita spezzata e donata del Figlio Amato, l'Agapetòs, il solo che abbiamo il dovere di ascoltare.